Raccolta fondi dell’Università di Padova: borse di studio per studentesse e studenti afghani

di Francesca Campanini
Borsa di studio per studenti afghani dell'università di Padova

Fondi per 50 borse di studio già stanziati dall'Università di Padova per studenti in fuga dall'Afghanistan. Ma non bastano, sono oltre cento le richieste, e allora è raccolta fondi

L’impegno dell’Università di Padova a seguito del collasso afghano di agosto non è tardato. La prima azione è stata contattare e rintracciare gli studenti iscritti all’ateneo patavino che si trovavano nel paese caduto nelle mani dei Taliban. Il passo successivo è stato fornire loro modo di vivere in Italia una volta fuggiti con il ponte aereo o altri mezzi. Erano diciassette ad agosto gli studenti già immatricolati per l’anno 2021-2022 che l’ateneo si è sforzato di far arrivare in Italia. 

Sono stati stanziati dall’Università fondi per 50 borse di studio del valore di 12.000 euro l’una, che coprono sia i costi universitari che il costo della vita – affitto, libri, beni di prima necessità e altre spese -per questi studenti.

Ad oggi le borse di studio già assegnate sono quarantasette, dei beneficiari diciotto sono donne. 

Le richieste però sono numerose, ecco perché l’Università di Padova si appella ai benefattori privati lanciando la campagna di fundraising Unipd 4 Afghanistan: aziende, enti, singole persone, che vogliano dare un contributo.

L’emergenza afghana non è giunta al termine, purtroppo. Sono ancora moltissimi i giovani intrappolati da un regime estremista e violento che sperano in un futuro in Italia, in un percorso di studio nell’Ateneo padovano. 

La rettrice Daniela Mapelli commenta: “Con Unipd 4 Afghanistan teniamo accesi i riflettori su una situazione, quella del popolo afgano, che rimane drammatica. Lo facciamo dando il nostro contributo, ovvero continuando ad aiutare studentesse e studenti in situazione di pericolo. Ragazze e ragazzi che avevano un sogno, studiare a Padova: è nostro compito far sì che per loro non ci sia un brusco risveglio. Già ne abbiamo visti arrivare in città, ed è stata una grande emozione. Le borse di studio stanziate dall’Ateneo sono già state assegnate, ma le domande sono centinaia“.

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