Sbarca a Padova il Blind Tennis

di Micaela Faggiani

Tennis per persone con disabilità visiva portato per la prima volta in Veneto da UICI e Real Eyes Sport

Un pomeriggio di divertimento e condivisione in cui aspiranti tennisti, non vedenti di categoria B1 e ipovedenti delle categorie B2 e B3, hanno potuto apprendere i fondamentali del blind tennis e metterli in pratica sul campo. I futuri blind-tennisti sono stati coinvolti nel progetto da UICI e Real Eyes Sport, l’associazione del campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli, che opera a Padova da giungo 2021 con il progetto Spazio al Gesto.

L’obiettivo? Praticare attività sportiva e divertirsi facendolo, perché questo è un diritto di tutti, allora con qualche accorgimento si può trasformare il tennis in blind tennis e sfidarsi all’insegna dell’inclusività.

Gli atleti presenti al pomeriggio di dimostrazione, e a quella che è stata a tutti gli effetti la prima lezione di blind tennis organizzata non solo a Padova ma in tutto il territorio veneto, sono una ventina di persone. Donne e uomini, giovani e meno giovani, con diversi livelli di disabilità visiva. Tra questi, diversi praticavano già altri sport e giunta la notizia di imparare a giocare a tennis hanno colto l’opportunità!

Blind Tennis Padova | Real eyes sport

Hassan, per esempio, è un runner professionista, oltre che studente internazionale giordano dell’Università di Padova, e commenta “Oggi per la prima volta ci gioco. Grazie a queste associazioni per l’opportunità di giocare a blind tennis!”. Sottolineare l’importanza di iniziative di questo tipo è fondamentale, considerando che è lo stesso Hassan a spiegare come su altri aspetti nel padovano si debba ancora lavorare, sempre nella direzione della maggiore inclusività possibile nei confronti delle persone ipovedenti o non vedenti in ambito sportivo.Per esempio, io sono un runner e da quando sono venuto qui non sono riuscito a trovare qualcuno che corresse con me per praticare la mia professione principale. Io non corro solo per divertimento, correre è il mio lavoro”.

In prima battuta può sembrare insolito che non si riesca a trovare proprio nessuno con cui correre tra le persone cieche o ipovedenti nel territorio di Padova. Eppure questo è proprio il motivo per cui c’è bisogno di iniziative come quelle organizzate da Real Eyes e UICI, con l’obiettivo di fare sport ma anche di creare aggregazione e di smuovere le persone non vedenti dalla staticità, come spiega il referente sportivo UICI Antonio D’Alema: “Abbiamo deciso di portare il blind tennis a Padova, è una disciplina che sta conoscendo una certa espansione in Italia, con più di cinquanta atleti tra Bologna, Milano e altre città. L’obiettivo è ‘stanare’ i non vedenti e ipovedenti e ‘schiodarli dal divano’, perché una delle abitudini che hanno le famiglie dei ragazzini con disabilità visiva è quella di iper-proteggerli, quindi dobbiamo schiodarli dal divano per convincerli a fare attività sportiva”.

Quanto alle regole del gioco, a spiegarle è l’istruttore di Real Eyes Federico Lazzari: “Il campo è un po’ più piccolo del normale, ci sono delle linee tattili in modo che possano sentirle e sapere come sono orientati nel campo. L’altezza della rete è di 83 cm, la palla è in gomma piuma e ha all’interno un sonaglio in modo che possa essere udita e che i giocatori possano capire dove si trova nello spazio. Sembra impossibile solo finché uno non lo prova”. Mentre alla domanda riguardo a come risponderebbe a chi si stupisce di vedere che il tennis può essere praticato da persone non vedenti, l’istruttore risponde: L’importante è non smettere di sognare, perché anche una persona cieca o ipovedente deve avere l’opportunità di sperimentare lo sport”.

Praticare sport in generale è importantissimo, ma è fondamentale anche comprendere che l’offerta di diverse attività sportive disponibili per persone con disabilità visiva sul territorio è qualcosa in cui impegnarsi. Equità significa accesso alle medesime opportunità, quindi se i bambini senza disabilità visiva hanno l’imbarazzo della scelta tra le opportunità di sperimentare decine e decine di sport, e magari dopo averne provati un paio trovare in uno di questi la propria passione, la stessa possibilità dovrebbe esserci, se non ora almeno nel futuro, lavorandoci, anche per le persone con disabilità visiva.

Blind Tennis Padova | Real eyes sport

Tra i partecipanti della prova di blind tennis padovana comunque c’era anche chi di altri sport ne aveva già praticati. Particolarmente in voga è il baseball, come spiega un giovane atleta: “Avevo voglia di provare il blind tennis, mi è sempre interessato. Mi chiedevo ‘ma come si fa a giocare a tennis da non vedenti?’, ma qui gli accorgimenti sono giusti quindi ci si può riuscire. Siamo abituati a giocare a baseball, a tirare la pallina in seconda base, il punto è che dobbiamo sentirla, quando arriva… Siamo abituati alla pallina sonora insomma, non specificamente questo suono, ma comunque della pallina che rotola – e continua – Comunque tennis e baseball si possono conciliare, ovviamente oggi era solo la prova, non ho ancora veramente giocato e devo vedere ancora come è, ma sembra decisamente interessante!”.

Un altro dei partecipanti, atleta con numerose attività sportive alle spalle, condivide le sue prime impressioni sul blind tennis: “A me piace tanto fare sport, faccio corsa, bicicletta, mountain bike, camminate, nuoto, con il tennis è la prima volta. Ho giocato a tennis quando ci vedevo, da giovane, ma ora è la prima volta e sono curioso di capire come funziona. La pallina corre!”.

Le parole d’ordine per iniziare a giocare una partita di blind tennis?

Ready – Yes – Play

Allora siamo pronti e giochiamo all’insegna dello sport e dell’inclusività!

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