L’impegno agricolo “pink green” di Alessandra Da Porto

di Micaela Faggiani

Alessandra Da Porto gestisce un’azienda agricola e un agriturismo all’insegna del femminile e del sostenibile

Alessandra Da Porto è un’imprenditrice “pink green”, ossia una di quelle donne che, come Fuori la Voce,  stiamo raccontando, perchè imprenditrici al femminile e perchè sostenibili nelle loro scelte lavorative e personali.

Alessandra gestisce l’azienda agricola di famiglia a Codiverno di Vigonza, associata a Confagricoltura.

E’ un’azienda agricola a seminativo, affiancata ad un’ attività agrituristica con due dipendenti e vari collaboratori.

L’azienda può contare infatti su Villa Selvatico una villa veneta del 1500, circondata da un parco secolare di tre ettari, immersa nella campagna.

Villa Selvatico

Alessandra ci racconta che, quando si è trattato di scegliere gli studi, non ha avuto dubbi e si è iscritta ad agraria, poi “ tutto è venuto naturale, rimanere qui in azienda e seguire quello che abbiamo di famiglia, assieme alle mie sorelle” 

Queste le parole dell’imprenditrice che rispetto al “pink” ci spiega che “Questo è un lavoro che essenzialmente o solitamente si abbinava agli uomini e ancora oggi c’è un’immagine diciamo molto maschile dell’agricoltura.

Però in realtà è un mondo in cui lavorano tanto donne, soprattutto in alcune attività magari come può essere l’agriturismo, che è un’attività connessa ma pieno titolo fa parte dell’attività agricola

Qui Alessandra ospita soprattutto turisti stranieri oltre agli italiani, tutte persone che amano questo tipo di ambientazione e vogliono vivere un’esperienza nella natura.

Villa Selvatico | Codiverno di Vigonza
Villa Selvatico | Codiverno di Vigonza

Quanto al “green” di Alessandra dice  “l’agricoltura è ovviamente il settore green per antonomasia. Quanto a noi, negli anni abbiamo cercato di fare la nostra attività, seguendo i dettami della sostenibilità, svolgendo la nostra attività con tecniche nuove, a partire dall’ agricoltura biologica ma anche attraverso l’utilizzo di tecniche particolari che ci permettono di essere più sostenibili. 

Non è una cosa scontata nè facile e ci vuole molta preparazione.  Bisogna capire che tipo di tecniche innovative si vogliono e si possono adottare.

Questa scelta premia nel tempo, non subito e ci consente di ridurre gli input chimici.

E questo lo facciamo sia come scelta personale nostra sia per  produrre qualcosa che sia più più sano e più sostenibile per  tutti i cittadini.

Alessandra Da Porto
Villa Selvatico | Codiverno di Vigonza

Le donne anche secondo Alessandra hanno la sostenibilità nel dna.

C’è una parte della nostra natura che è quella di prenderci cura delle cose e prenderci cura vuol dire anche prenderci cura di come come produciamo il nostro cibo, il cibo che è per tutti noi e di come manteniamo l’ambiente intorno a noi.

Per questo la nostra non è un’attività economica qualunque, questa è un’attività che comporta il prendersi cura dell’ambiente. Poi se mettiamo che oggi  non è sempre facile essere imprenditrice e donna la difficoltà raddoppia,  anche se è più comune al giorno d’oggi rispetto ad un tempo vederne di donne imprenditrici agricole…la cosa più difficile è però conquistarsi la  fiducia di chi ti circonda, da un punto di vista professionale.

Dall’altro però penso che,  con la preparazione, con la motivazione che una donna può portare nel suo lavoro il gap possa venire superato facilmente

Villa Selvatico | Codiverno di Vigonza
Villa Selvatico | Codiverno di Vigonza

Articolo di Micaela Faggiani ed Hellen Magagna

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