Monica dal Molin, fondatrice di un laboratorio dove la carta prende vita e un modo per dare voce alla sua sensibilità.
Monica dal Molin, cuore, mani e mente di Incartesimi, un laboratorio d’arte del Bassanese dove la carta prende vita, ma prima di tutto è stato per lei un modo per dare voce a un mondo che ha dentro. Multipotenzialità e sensibilità sono due caratteristiche che hanno contraddistinto Monica, fin da bambina. Una persona “altamente sensibile” che è riuscita ad esprimere questo tratto della personalità in ciò che più ama fare.
Ma cosa vuol dire “persone altamente sensibili”?
“E’ un tratto caratteriale – ci spiega Monica – in cui il nostro sistema nervoso percepisce e processa gli stimoli esterni in maniera diversa. C’è un 70% di introversi e un 30% di estroversi, ecco io faccio parte del secondo e sono riuscita sempre a tirare fuori quello che avevo dentro altrimenti”.
Quando nasce incartesimi?
Durante una fase di ridefinizione della sua vita, Monica ha preso conoscenza della sua personalità, e a quarant’anni ha identificato la carta come materiale principe con cui potersi esprimere. Creatività e arte hanno sempre rappresentato “un suo posto nel mondo” e la natura è sempre stata una grandissima fonte di ispirazione e di benessere.
Una sera, navigando sul web assieme a suo marito, ha notato dei fiori giganti… Il suo primo pensiero? “Ci devo provare!”. Ed ecco che è nato Incartesimi, un connubio perfetto dove carta e natura si uniscono per realizzare magie… incartate.
Ho iniziato circa un decennio fa, partendo da un blog e ho deciso di pubblicare ciò che stavo realizzando per il mio matrimonio. Sono partita dal wedding per poi arrivare a degli allestimenti più grandi… che hanno fin da subito avuto grande riscontro. Ho iniziato, così, a sperimentare e a formarmi e poi metterci del mio, ho cercato di dare un’impronta che mi caratterizzi. Volevo proprio dare vita al mio mondo.
Grazie a coraggio, determinazione e resilienza Monica è riuscita a farsi strada. Attorno a Incartesimi, si è creato un team specializzato nel creare fiori giganti di carta per eventi, wedding, spettacoli e moltissimi altri usi, come per artisti di strada o fotografi.
Oltre al cartoncino, carta crespa, carta velina che sono i materiali principali, Monica utilizza anche la gomma Eva, perfetta per l’uso esterno.
Come nascono le creazioni di Incartesimi?
La creazione dei fiori giganti è una vera magia, e ci spiega Monica:
Nascono da dei fogli stesi, dalla bidimensione alla tridimensione tramite le mani e qualche semplice strumento. Adoro la carta perché è uno strumento economico e a disposizione di tutti, e soprattutto possono esserci vari tipi, vari colori e la vera magia è imparare nuove tecniche di manipolazione di questo materiale. Sono sempre stata attenta alla ricerca di uno stile abbastanza pulito e semplice, con cui ottenere un ottimo risultato sia estetico, che emotivo.
Quello di Incartesimi, è un mercato di nicchia che si potrebbe considerare un metodo alternativo per pensare di più al riuso e al riciclo. Per quanto riguarda le creazioni in gomma Eva, è un derivato della plastica e quindi non si può parlare di sostenibilità ma di riciclo, ossia è un prodotto non usa e getta. Sono prodotti che possono essere riutilizzati e che durano a lungo.
Quanto tempo ci vuole per creare fiori giganti?
Monica, assieme al suo team, ci tiene molto a tagliare, modellare e montare tutto a mano.. questo permette di mettere proprio le mani in carta.
A seconda del fatto che sia un fiore singolo, d’appoggio, da appendere, autoportanti oppure galleggianti le tempistiche per realizzarli variano da qualche ora, a giornate intere anche solo per un fiore.
Inizialmente, Incartesimi è nato dalla manualità creativa, quindi B2C, creazioni per occasioni speciali come spose che decidono di realizzare un matrimonio alternativo con la carta. Successivamente si è sviluppato anche nel B2B e attraverso i fiori giganti vengono allestite vetrine di negozi, centri commerciali oppure realizza creazioni per le agenzie di eventi o di comunicazione. Infine, Monica non ha mai abbandonato l’artigianato artistico e ogni tanto realizza collaborazioni con fotografi per creare copricapi o prodotti molto suggestivi.
Questo come ci spiega Monica
aiuta a vedere qualcosa che ci dia un senso di serenità di bellezza e che ci ricordi questa grande pace che ci può dare la natura. Ecco nel fiore vedo l’espressione più bella della natura e che spero anche agli altri faccia riscoprire il senso di bellezza che ci portiamo dentro, perché io credo che la bellezza sia una forza, una grande forza su cui far leva.
Grazie a questa sensibilità, Monica è riuscita a trovare la chiave di svolta che la porterà ancora altrove!
Sono veramente convinta che questo sia stato il mio personale senso di successo, ma che è stato solo un primo traguardo per andare oltre. Ho cercato un mio equilibrio e dopo tanto cammino, penso di essere arrivata nel momento in cui posso davvero fare la differenza. Ciò che mi interessa ora, non è solo trasmettere quello che ho imparato a livello professionale, competenze e tecniche, ma unirle anche a tutto un sentire che mi hai accompagnato per raggiungere i traguardi fondamentali… per questo mi sono iscritta alla scuola italiana di mentoring.
Credo molto nell’autenticità, nel fatto che ci si possa guardare dire ‘io sono questo’ e dirlo con molta semplicità e fierezza perché ognuno ha un dono ed è nostro compito tirarli fuori. Ecco io se potrò in futuro aiutare qualcuno penso di aver raggiunto il massimo di quello che cerco.
