Paola, imprenditrice agricola con un particolare senso materno che ha reso la sua azienda così originale
Paola è titolare dell’Azienda agricola Franceschin, associata a Cia, e fin dalla sua giovane età ha avuto un forte interesse verso la sostenibilità. Un interesse che l’ha portata a un cambio di studi universitari: da chimica e tecnologie farmaceutiche, Paola passò a studiare agraria e nella sua tesi di laurea triennale parlò proprio di certificazioni sostenibili di un’azienda.
Una realtà che è cresciuta a piccoli passi: da un ettaro di terreno di coltivazioni ad orto, l’azienda ad oggi possiede 15 ettari di coltivazioni non solo orticole e si sviluppa anche a Rosara, una frazione di Codevigo, dove lavora principalmente cereali come pisello proteico, frumento, barbabietole e mais.
Un’azienda green che punta alla sostenibilità ormai da anni.
Noi produciamo corrente elettrica – ci spiega Paola – grazie ai pannelli fotovoltaici che sono posti sopra il capannone e grazie a questa corrente facciamo andare gli impianti di irrigazione. L’azienda oltretutto è certificata biologica e infatti noi crediamo molto nella sostenibilità e nella produzione biologica dei nostri ortaggi e cereali, come la barbabietola certificata Bío. Oltretutto l’azienda ha un piccolo apiario che serve principalmente per l’impollinazione delle piante, abbiamo anche una piccola produzione di miele e infatti una sala di smielatura ci permette di confezionarlo e poi di venderlo.
Le coltivazioni fatte in azienda partono dalla preparazione del terreno, lavorato esclusivamente con i mezzi propri. “E poi essendo coltivazione biologica – ci spiega Paola – dobbiamo stare molto attenti alle malerbe. Infatti, utilizziamo lo strigliatore, che pettina il terreno, toglie le malerbe, lasciando praticamente la pianta della coltivazione in atto”.
Paola ci ha mostrato il suo piccolo, ma al tempo stesso anche grande laboratorio. Spesso e volentieri nelle coltivazioni alcuni prodotti non vengono venduti, soprattutto quando questi non sono “perfetti”, allora Paola con la sua azienda ha pensato di trasformare questi prodotti in confetture, in sughi, in passate e di venderli all’interno del proprio punto vendita.
“Siamo abituati – ci racconta Paola – a utilizzare tutto prodotto proprio e infatti all’interno delle nostre confetture c’è esclusivamente lo zucchero delle barbabietole che noi portiamo allo Zuccherificio di Pontelongo e poi viene trasformato in zucchero italiano”.
L’azienda è certificata anche fattoria didattica e spesso lavora con le scuole. Il suo desiderio? Portare i ragazzi e i bambini all’interno proprio della fattoria per vedere le coltivazioni biologiche.
Paola si può definire a tutti gli effetti un’ imprenditrice pink green e con enorme soddisfazione e lacrime agli occhi ci racconta:
Io sono mamma di tre bimbi e forse la gioia di questo lavoro sta anche in questo: non aver mai trascurato i miei figli, averli sempre condotti me, o nei campi, o nel punto vendita, o in azienda… erano sempre costantemente con me… e quindi li ho visti crescere. Questo mi ha dato quella forza in più di tenere duro nei momenti difficili, che sono stati tanti.
“Noi donne abbiamo quel senso chiamalo materno … di sensibilità … chiamalo pink appunto, che ti permette di lavorare e rendere l’azienda qualcosa di originale. Sappiamo parlare con le nostre culture, con i nostri prodotti. Anche semplicemente passeggiare nei campi è diverso. Ad esempio, in inverno si lascia l’impronta sul terreno perché c’è la brina.. io cerco sempre di calpestare il punto che ho calpestato all’inizio. Perchè? Perché non voglio far soffrire il terreno. Ecco questa sensibilità ci permette di essere così, un po’ diverse.
