Il manualetto per spiegare la sessualità ai ragazzi come avrebbe voluto fosse spiegato a lei, a suo tempo
Miti e leggende sul sesso.
E’ il manualetto scritto da Arianna Lana, romana, di professione bancaria, per passione scrittrice e questo è il suo primo lavoro, un vero e proprio un manualetto di sopravvivenza per adolescenti.
Le abbiamo chiesto segreti, motivazioni e come è nato il libro
Perché hai scritto questo libro e come ti è venuta l’idea?
“Dopo la seconda gravidanza guardando la mia piccolina mi dicevo…ma come saranno questi ragazzi oggi, che balzi avranno fatto rispetto a noi ? e mi sono imbattuta su una piattaforma di scrittura condivisa che è wattpad, dove i ragazzi mi hanno aperto un mondo.
Mi sono accorta che forse c’era qualche confusione sulle tematiche legate alla sessualità ed effettivamente non avevano fatto tutti quei balzi in avanti rispetto a noi, che mi aspettavo che invece questa generazione tecnologica avesse potuto fare.
Allora, un po’ per diletto, un po’ anche per mettermi in discussione come futura mamma che avrebbe poi dovuto affrontare certe tematiche con le proprie figlie, ho deciso di provare a buttare giù questo manualetto.
A tuo tempo come ti sei informata? Non c’era infatti lo smartphone, google o internet.
“Devo dire che i miei genitori provarono a darmi delle informazioni e di questo gliene sono grata, ma erano molto parziali, piene di rossori, di imbarazzi e di frasi poco sensate. Però io ero una delle fortunate rispetto ad altre compagne alle quale arrivava il menarca e non sapevano neanche cosa fosse, c’era addirittura paura, per una cosa naturalissima, perchè non si parlava di questo in casa, mancava l’abc.
Quelli erano gli anni in cui si parlava molto dell’aids e l’informazione che doveva passare era che quando sarà comunque il preservativo ed era un’informazione importante.
Quello che mancava però era uno scambio di comunicazione tra genitori e figli, per imbarazzo.
E allora si cercavano informazioni sui testi scientifici, si coglieva qualcosa in televisione, ma poi mettevi insieme i pezzi da grande.
Ora dico, non voglio esagerare e a dire di fare educazione sessuale in prima elementare,che magari forse sarebbe il caso, però in un’ora di biologia al liceo sì!”
Possiamo chiamarlo una sorta di faq sul sesso per adolescenti?
“Sicuramente non è il Kamasutra, ma riguarda tanti aspetti.
Nel libro per esempio si parla anche di pornografia e di molestie sessuali a cui un adolescente, sia lui che lei ,può andare incontro.
Nel libro invito tutti a informarsi tramite fonti scientifiche, tramite le ginecologhe o gli andrologi . Un momento di conoscenza prima arriva meglio è secondo me.
Una cosa che mi ha spaventato è la pornografia che viene fruita eccessivamente presto dai giovani e quasi ovunque. Le ragazzine mi raccontavano cose che mi hanno fatto capire che veramente già dalle ultime le classi delle elementari c’è il rischio che avvenga questo passaggio di informazioni sbagliate.
Per esempio il Revenge porn lo confinavo alla cronaca e invece ci sono delle ragazzine che, in maniera così ingenua, mi raccontavano che il fidanzato chiedeva loro foto un po’ intime e loro non sapevano se mandarle o meno.
Alle mie figlie dico sempre che ogni cosa che scrivono resta per sempre, quindi le parole sono importanti, sia per far felice, sia per fare del male ad una persona e non si deve mai offendere nessuno, nè di persona ma soprattutto per iscritto.
Mi sono accorta invece che gli adolescenti lo fanno con una certa leggerezza, con il candore e dell’età, con l’entusiasmo e l’incoscienza di un primo amore e non ponderano quello che poi magari può capitare se quella foto finisce in mani sbagliate.
Nel libro parli anche di bellezza. Come?
“Allora io ti confesso questo.
Ho sempre avuto dei grossi problemi di autostima all’incontrario, nel senso io mi sono sempre accettata in maniera molto semplice, ma ho visto intorno a me tante belle ragazze e bei ragazzi che non si accettavano e questa cosa mi ha è sempre dispiaciuta.
La mia generazione è quella che aveva come ideale di bellezza l’anoressia in passerella,poi c’è stato un dibattito importante ed è stato elaborato quel messaggio. Oggi vedo invece che l’ideale di bellezza è l’atleta iper performante e ne ho paura.
Perchè non sono medico però so che se i muscoli crescono, crescono e crescono e il cuore resta così, la pompa che pompa i muscoli resta così, forse prendere certi esempi come modelli di bellezza ma non anche di salute è pericoloso.
Sarò stata fortunata ma la vita mi ha sempre fatto incontrare dei maschi e delle femmine, ma soprattutto dei maschi, che mi trasmettevano la capacità di amare e trovare bella o bello qualcuno anche per i contenuti interiori.
Questa cosa l’ho sempre voluta leggere veramente con tanta positività e tanto ottimismo.
Certo io sono la prima io che mi guardo allo specchio la mattina, mi pettino e cerco di vestirmi in maniera graziosa, però vorrei tanto che questi ragazzi capissero che la loro forza è qualcosa di diverso, non è soltanto il trucco o il colore dei capelli che cambia.
Si smuovono le montagne con il buonumore, con la forza di rialzarsi quando si prende una batosta, con l’auto ironia e poi la vita ti fa vedere che le relazioni umane si costruiscono di più su queste cose che non su attributi estetici che ci ha dato madre natura, che possono essere molti e diversi.
IL libro di Arianna Lana è disponibile su Amazon o sul sito della casa editrice Another Coffee Stories e ordinandolo in maniera analogica in libreria.