Tiziana e Maila di Baila Conmigo, prima di essere due istruttrici di danza, sono un porto sicuro per le loro atlete
Che valore ha lo sport?
Che valore ha lo sport, soprattutto se si parla di giovani adolescenti?
“Istruttore“… una parola che va oltre alla figura di “colui che ha il compito di istruire” … una parola che racchiude un mondo, che si basa prima di tutto sulla fiducia, l’ascolto, la relazione e la stima.
Ho riflettuto su questo, dando voce alla realtà sportiva Baila ConMigo. Ho incontrato Tiziana Contin, insegnante e responsabile dell’Associazione Club Baila ConMigo… con lei ci sono diversi istruttori specializzati in varie discipline, una di queste è Maila Lazzarin, insegnante di Danza Ritmica e di Pole Dance.
Quando nasce Baila Conmigo ?
Baila ConMigo nasce ventidue anni fa, grazie a una forte passione che ha travolto Tiziana fin da piccola. Viste le dispendiose spese per praticare questo sport, il suo insegnante di ballo le fece una proposta di lavoro. Con l’occasione però, Tiziana afferma: “mi sono resa conto che la passione forse era più forte per l’insegnamento, che per la danza stessa”.
Ad oggi, Baila ConMigo offre diverse discipline che vanno dalla danza classica e ritmica, all’hip-hop, alla ginnastica posturale e molto altro ancora.
Che rapporto hanno Tiziana e Maila con le proprie allieve?
La nostra è una piccola famiglia… una piccola grande famiglia perché abbiamo le ragazze che vengono dalle due volte settimanali alle quattro o cinque. Quindi veramente le viviamo, loro vivono noi insegnanti forse come un punto di riferimento perché molte volte si confidano… molte volte vengono proprio alla ricerca di una spalla” – afferma Tiziana.
Diciamo che la differenza rispetto a molti altri lavori, è che questo ripaga tanto proprio per l’interazione che c’è tra l’insegnante e l’atleta. Parliamo di ragazze, soprattutto nel settore agonistico, che entrano in palestra nelle prime ore del pomeriggio ed escono la sera, a volte anche molto tardi. Quindi passano proprio ore su ore, a settimana, assieme a noi e il rapporto non si ferma solamente nelle ore di allenamento. Stiamo parlando di ragazze che stanno attraversando l’adolescenza e periodi in cui tutto sembra troppo grande e noi molto spesso facciamo parte del loro percorso di crescita. La possibilità di riuscire a portarci con loro sia dentro che fuori la palestra è qualcosa di magico”- aggiunge poi Maila.
Nel rapporto che si crea tra atleta e insegnante entrano in gioco diversi fattori: la stima, l’ascolto, la relazione, la lealtà, il sostegno reciproco e il dialogo costante. Ma il valore chiave rimane la fiducia. Una fiducia che si crea soprattutto grazie alle tante ore che Maila e Tiziana passano assieme alle proprie ragazze… diventando così un punto di riferimento per loro.
Questo rapporto è stato difficile da mantenere durante il lockdown, a causa delle restrizioni molto rigide che non permettevano loro l’ingresso in palestra per allenarsi.
Baila Conmigo è entrata quest’anno in Federazione e per due anni le ragazze si sono allenate dietro un video. E ci racconta Maila “L’unica spiaggia che avevamo era quella di riuscire a mantenere i rapporti con le nostre ragazze attraverso lo schermo, però dall’altra parte le paure nostre erano tantissime. Non è stato assolutamente facile soprattutto per loro… ci siamo trovate chiamate su chiamate di ragazze che si vedevano un po’ private della vita alla quale erano state abituate fino a qualche giorno prima. Tutto troppo velocemente e, di conseguenza, noi dovevamo cercare di mantenere il nostro animo su e soprattutto quello loro. La fortuna, poi, che questo piano piano ha cambiato un po’ la situazione è di averle ritrovate tutte quante all’interno della palestra e passo dopo passo abbiamo riguadagnato fiducia”.
Un grande senso di responsabilità
Una volta riiniziati i corsi sono stati diversi i cambiamenti delle atlete, che Tiziana e Maila hanno potuto osservare: dall’aspetto più semplice di crescita, a quello caratteriale… a volte anche di chiusura. Ci sono state inizialmente delle difficoltà anche tra le ragazze nel riuscire a riallacciare dei rapporti, questo perché per esempio il gruppo dell’agonismo era abituato a incontrarsi prima solitamente della lezione per parlare e confidarsi tra di loro.
“Molto spesso – ci racconta Tiziana – entrano con gli occhi lucidi, magari per cuori spezzati e allora hanno bisogno della spalla della loro insegnante. È molto bello questo affiatamento che si è creato tra loro”. Aggiunge poi Maila – “Sono belle anche le trasferte perché la sera ci ritroviamo tutte per parlare e si fa proprio gruppo, si fa proprio una famiglia nella quale vengono affrontati discorsi a volte anche importanti perché è capitato di parlare anche delle nostre esperienze di vita che potessero aiutarle nel loro percorso. Alla fine nell’adolescenza ci siamo passate tutte, nei problemi di cuore, nelle delusioni, nella scuola ci siamo passati tutti e per loro è un mondo ancora da scoprire”.
Molte volte però Tiziana e Maila si ritrovano ad avere un grande senso di responsabilità e questo, come ci raccontano, spaventa anche un po’.
Perché a volte si confidano delle realtà veramente difficili e molto spesso ci ritroviamo anche noi due a parlarne e cercare di capire l’utilizzo delle parole migliori proprio per essere d’aiuto a queste ragazze, senza oltrepassare il limite. A volte ci rendiamo conto che ci sarebbe bisogno di una persona qualificata per poterci in qualche maniera aiutare, indicare come muoverci con le ragazze”.
Una spalla… un punto di riferimento… un porto sicuro. Ecco cosa sono Tiziana e Maila prima di essere istruttrici. E tutto questo ripaga e gratifica, perché va oltre a quelle che sono poi le fatiche.
La danza: una forma d'arte
La danza è una forma d’arte e molte volte i saggi che vengono realizzati si basano su dei temi che hanno una rilevanza sociale. Ed ecco che, per esempio, il 18 giugno ad Anguillara (PD), dopo due anni di stop, si terrà il saggio finale di danza. È stato scelto come filo conduttore “la vita è bella”, che non è il film… ma quello che Tiziana e Maila vogliono far capire è che “nonostante questi due anni di pandemia e tutto quello che sta accadendo ancora adesso in questo mondo, comunque la vita è bella quindi cerchiamo di tirar fuori le cose belle che ogni giorno ci accompagnano. Toccheremo anche degli aspetti importanti come la violenza contro le donne, in chiave leggera”.
Voce alle atlete
Non potevo poi non dare voce alle atlete, piccole e grandi, di danza per capire anche il loro punto di vista.
“Per me Maila e Tiziana oltre ad essere istruttrici sono state delle insegnanti di vita proprio perché per loro il rapporto umano vale più di qualsiasi altra cosa”.
Sonia
“Sono dei pilastri, quando entro in palestra so che ci sono loro… posso dire tutto, quello che va e non va… e loro ci capiscono subito al primo sguardo. Fanno parte della famiglia”.
Emily
“Sono delle persone su cui puoi contare proprio come se fossero una famiglia. Io so che quando stiamo male possiamo contare su di loro, anche se sono problemi al di fuori della palestra”.
Anna
“Sono felicissima del rapporto che ho con Maila e Tiziana, sono come seconde mamme. Possiamo parlare di tutto con loro”.
Benedetta
“Per me il rapporto con Maila e Tiziana è veramente molto importate perché sono un punto fondamentale del mio percorso. Mi hanno aiutata a crescere non solo come ginnasta ma anche come persona. Sono felice perché riescono a capirmi, e anche quando ho i momenti di crisi riescono a darmi la spinta per andare avanti”.
Gaia
“Per me il rapporto con Maila e Tiziana è oltre a quello tra istruttrice e allieva, è un rapporto tra amiche, ci si capisce, ci hanno insegnato a fare squadra e i valori fondamentali della vita”.
Gioia
“Sono delle bravissime persone che ti aiutano quando hai paura di fare qualcosa”.
Anna
“Sono delle persone gentili che aiutano altre persone e sono tanto felice di essere qua a fare ritmica”.
Greta
“Sono delle persone che mi hanno aiutato quando avevo paura a fare una cosa”.
Giorgia
“Sono persone gentili”.
Asia
“Sono come se fossero le mie migliori amiche”.
Agnese
“Mi hanno aiutato in tutto questo percorso che ho fatto di danza”.
Natasha
“Sono come le mie amiche perché mi insegnano sempre cosa fare, cose nuove”. Noemi
“Sono come fossero le mie sorelle”. Carlotta
“Sono come le mie cugine”. Matilde
