17 novembre, giornata mondiale della prematurità

di Alessia Da Canal
17 novembre, giornata mondiale della prematurità

La Pediatria di Padova si illuminerà di viola per ricordare a tutti quanto sia difficile il percorso di crescita dei neonati prematuri che vengono ricoverati in un reparto di cure intensive

L’Università e il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino di Padova, in prima linea per i bambini prematuri.

Anche quest’anno si illuminerà di viola nella giornata di mercoledì 17 novembre, il colore simbolo della prematurità in tutto il mondo, per ricordare a tutti quanto sia difficile il percorso di crescita dei neonati prematuri che vengono ricoverati in un reparto di cure intensive. Nello stesso giorno si illumineranno di viola diversi monumenti di molte città italiane, europee e di altri continenti.

Questa giornata, definita anche World Prematurity Day, istituita nel 2008, è stata in seguito riconosciuta dal Parlamento Europeo e oggi è un appuntamento annuale fisso. Lo scopo di questa particolare celebrazione è sensibilizzare le persone sul tema dei neonati prematuri e aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare questi bambini speciali che alla nascita pesano 500-1000 grammi.

“Sono oltre 400 i neonati prematuri che ogni anno sono accolti dalla Terapia Intensiva Neonatale di Padova e di questi circa 100 hanno un peso inferiore a 1500 grammi.

Numeri che ci pongono al terzo posto in Italia per la numerosità di neonati prematuri al di sotto di 1500 grammi, con una sopravvivenza superiore alla media rispetto al Network Internazionale Vermont-Oxford – sottolinea il Prof. Eugenio Baraldi, Professore Ordinario e Direttore della Terapia Intensiva Neonatale.

Grazie ai progressi della medicina, alle cure intensive e alla ricerca che si è sviluppata in questi anni, molti di questi bambini riescono a superare tutte le difficoltà.

La Giornata Mondiale della Prematurità, è l’occasione per fare un grande in bocca al lupo a questi piccoli combattenti, ai loro genitori e per ricordare che specialisti dedicati e reparti all’avanguardia che accompagnino il piccolo nel suo percorso di sviluppo sono fondamentali e che il problema della prematurità e delle sue conseguenze possono oggi essere prevenuti e curati».

Per il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino la ricerca in campo neonatale rimane un’attività centrale per migliorare l’assistenza e per lo sviluppo di nuovi strumenti e terapie.  Attualmente i progetti strategici di Ateneo vedono i ricercatori impegnati nella prevenzione della displasia broncopolmonare, la malattia polmonare cronica dei prematuri, attraverso lo studio del meccanismo di programmazione cellulare che utilizza cellule staminali e vescicole extracellulari.

Il Dipartimento SDB è, inoltre, capofila di un ambizioso progetto di ricerca internazionale, chiamato NeoIPC finanziato dal programma di Innovazione e Ricerca della Commissione Europea Horizon2020. Il progetto mira a stabilire approcci innovativi per una prevenzione delle infezioni da batteri resistenti nelle unità di terapia intensiva neonatale (NICU), integrando la ricerca clinica, la scienza dell’implementazione e la sorveglianza. Il progetto ha avuto un finanziamento di 9 milioni di euro, un importante riconoscimento al team di specialisti del reparto di neonatologia e di infettivologia pediatrica dell’Università di Padova che verranno affiancati da altri 13 istituzioni partner in 10 paesi tra Europa e Africa.

Il Dipartimento è inoltre impegnata in programmi di ricerca e formazione in Africa per contribuire al miglioramento delle cure neonatali in questi paesi.

Potrebbe interessarti anche...

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.