Dai bauli del nonno, tutti i sogni delle donne Roncato

di Alessia Da Canal

Fabiana, Federica e Francesca. Tre sorelle alla guida di un brand internazionale nel settore della valigeria. Alle loro spalle l'esperienza e la passione della mamma, Marisa Bano Roncato, pioniera nel settore dell'imprenditoria al femminile e giurata storica del Concorso Donna e Lavoro di Eurointerim

L’azienda nasce nel 1956, è stata creata dal nonno Antonio. Siamo nell’epoca del dopo guerra e la gente cerca fortuna…il nonno produce quei bauli e quelle valigie realizzate in ’fibrone’ che accompagnavano quei viaggi. Quando pensiamo a questo, pensiamo a tutte le vite, a tutti i sogni che abbiamo trasportato per queste persone e con queste persone”.

Federica Roncato è una delle tre sorelle che guidano la Ciak Roncato, a Campodarsego, in provincia di Padova. La terza generazione. Assieme a lei, che si occupa di comunicazione, marketing e una parte di commerciale, ci sono Francesca che è responsabile della parte finanziaria dell’azienda e Fabiana, la creativa del gruppo.

Qui nascono valigie,  borse, borsoni, zaini per il business ed il tempo libero. E i bauli attrezzati, autentici gioielli dell’artigianato Made in Italy che oggi hanno una nuova vita, rivisitati in un’ottica di arredamento.

Sempre qui, in provincia di Padova, è nato – letteralmente – il trolley, nome compreso.

In questo caso si deve a papà Carlo l’aver invertito il senso orizzontale della valigia che un tempo, quando andava di lusso, era dotata di rotelle e frustino per essere trascinata, ma la cui comodità era ben lontana dalla concezione del trolley.

E se è sempre giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, diciamo che la partenza è stata buona, ottima l’invenzione del trolley, ma la Ciak Roncato non sarebbe un brand conosciuto in tutto il mondo se al timone non ci fosse stata lei, Marisa Bano Roncato, moglie di Carlo.

Io Marisa l’ho incontrata proprio allora, trent’anni fa.

Ero all’inizio della mia carriera giornalistica e venni incaricata di realizzare un articolo intervistando lei che già era una signora dell’imprenditoria veneta negli anni in cui il maschilismo imperversava e per le donne la vita non era affatto facile. Avevo trascorso molte ore nella sede operativa dell’azienda e ricordo che rimasi impressionata dal turbinio di attività che la vedevano impegnata, tant’è che l’intervista era stata continuamente interrotta. Riunioni, telefonate, una dietro l’altra, giacché non c’era ancora la tecnologia nelle comunicazioni.

Nel mio articolo raccontai la giornata tipo di questa imprenditrice così dinamica e innamorata del suo lavoro. “Mi piaceva molto come l’avevi impostato, mi ero rispecchiata in tutto quello che avevi scritto. Ma questo, in una famiglia maschilista, non era piaciuto”. Infatti mi venne chiesto di modificare la bozza, rimodulandola dal punto di vista dell’azienda.

Allora non ne avevo capito fino in fondo il motivo. Oggi, invece, comprendo perfettamente perché ancora oggi Marisa si ricordi perfettamente di me da giovane e di quell’articolo che le era rimasto sullo stomaco.

Non era per niente facile – racconta – non avevo velleità di emergere. Il mio è sempre stato un lavoro di passione. Trent’anni fa, quando ci siamo conosciute, forse ero da sola nell’azienda Roncato a portare avanti il commerciale, i rappresentanti, la comunicazione, ma lo facevo con una tale passione che non mi pesava. Passione che oggi rivedo nelle mie tre bambine… che sono cresciute”.

Sono cresciute in azienda le tre sorelle Roncato, tra gli uffici e la produzione. Sorridono di cuore, ricordando le casette fatte con gli scatoloni delle valigie trasportate sui carrelli come fossero una roulotte o i voli di Fabiana tra uno scaffale e l’altro. Tutte ricordano le tante valigie spolverate e lucidate nella rifinitura prima della consegna. I primi lavoretti in famiglia.

E’ stato naturale per tutte noi scegliere di lavorare in azienda, così come non è stato difficile distribuire i compiti a seconda delle nostre caratteristiche – spiega Fabiana. E Francesca aggiunge: “Ognuna si occupa della suo settore e le altre hanno piena fiducia. Non andiamo ad intrometterci, per questo andiamo d’accordo”.

Ho tentato di dire ‘trovatevi un lavoro diverso’ – racconta Marisa – proprio perché non si sentissero costrette,  invece hanno continuato. Per me e il papà è una soddisfazione immensa. Siamo orgogliosi perché quest’azienda ha un futuro”.

Dare un futuro ai negozi destinati a chiudere è un altro aspetto del lavoro della famiglia Roncato. E’ capitato in questi anni di rilevare esercizi storici che non avrebbero avuto una continuità famigliare.

Una storia particolare la loro, coraggiosa per certi aspetti, come la scelta di riportare in Veneto, nel padovano, buona parte delle linee produttive.

Adesso stiamo attivando la produzione di nuove linee in alluminio, valigie e bauli su misura – racconta Federica. Quello che vediamo è che nonostante ci sia la necessità di manodopera, non riusciamo a trovare persone specializzate ma nemmeno persone che vorremmo formare per dare loro un futuro”.

Così, paradossalmente, le valigie sono pronte a riempirsi di sogni all’estero per molti ragazzi…

Grinta, determinazione, ma anche preparazione, sono servite alle tre giovani per scrollarsi di dosso i momenti di difficoltà iniziali e le immancabili diffidenze maschiliste. Nella loro valigia ci sono adesso tanti sogni, primo tra tutti che i progetti avviati, con target diversi, possano diventare una bella realtà, così com’è successo per la collaborazione con il marchio ESERCITO.

Le Roncato girl stanno lavorando ad un nuovo logo per il business, potenziando anche il settore dei bauli armadio organizzati internamente. E stanno aprendo un hub per i bauli in una centralissima via di Milano, dove gli stranieri amano fare shopping, attirati dal Made in Italy.

“Il Made in Italy non è sentito in Italia, ma all’estero è riconosciuto universalmente come il top – sottolinea orgogliosa Fabiana. Abbiamo le maggiori eccellenze, in ogni campo, maestri artigiani, pittori, scultori. Quello è il dna che abbiamo. Non ce n’è per nessuno”. 

Dai bauli del nonno, tutti i sogni delle donne Roncato
Marisa Bano Roncato

Un’impresa al femminile che ha un occhio di riguardo per chi, giovane, si affaccia nel mondo del lavoro. Non a caso, fin dalla sua creazione, Marisa Roncato fa parte della giuria del Concorso Donna e Lavoro di Eurointerim.

“Sono una delle poche giurate che fa parte di questo progetto fin dalla prima edizione – spiega mostrandoci un faldone con una ventina di progetti. “E se mi chiedono di partecipare ogni anno significa che sto facendo il mio lavoro con grande serietà. Li ho letti tutti e ogni anno mi appassionano sempre di più perché sono innovativi, cose incredibili.

In tutti questi anni c’è qualche progetto che l’ha colpita maggiormente?

“Questa invenzione che dalla polvere di marmo si creano tessuti per l’abbigliamento veramente mi è rimasta! Quello è un progetto che ricordo di aver approvato in pieno. Mi auguro che stiano lavorando, perché mi sono detta, se è possibile una cosa del genere è possibile tutto. E’ il vero Made in Italy, la fantasia e l’inventiva non ci mancano”.

Le ragazze di Filipari veleggiano con il loro MarMore. Rassicuriamo l’imprenditrice senior, chiedendole se il premio sia cambiato e migliorato negli anni.

“Certamente! Ogni anno cambia, sarà per le innovazioni, per i nuovi materiali, ma inventano cose incredibili. Io che sono una persona non avrei la fantasia di inventare quello che vedo qui. E’ anche difficile dare dei voti perché sarebbero tutti da primo premio. Si toccano tutti i campi, dalla medicina ai nuovi progetti per l’assistenza. Senti che ci mettono la passione ed è una cosa che mi commuove perché mi fa tornare indietro nel tempo. Io non ho inventato niente, ma lavorare con passione ti porta a questo”.

Vuole dare un consiglio alle giovani che si affacciano con nuove idee imprenditoriali?

Di non perdere mai tutto quello che hanno presentato, ad esempio. Di andare sempre avanti. Ci saranno momenti in cui uno presenta un progetto, ci lavora, magari non viene accettato perché invece che primo arriva secondo o terzo. Non abbattetevi, ripresentatelo, magari con modifiche, ma andate avanti, non fermatevi mai!”.

https://www.ciakroncato.com/it

www.donna-lavoro.it/

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