Mamma, imprenditrice e local blogger. Ecco la storia di Cristina Papini, del blog Galline Padovane e l’abc per creare una rete fra donne.
Local Blogger, imprenditrice digitale, web editor, ma prima di tutto mamma. Stiamo parlando di Cristina Papini, fondatrice di “Galline Padovane” primo blog padovano al femminile, che quest’anno festeggia undici anni. Appassionata, creatrice di contenuti web, di online communities. Profondamente innamorata del suo territorio veneto e dei luoghi che la circondano. Galline Padovane, nasce nel 2011 da un’immensa voglia di dare vita ad una community padovana al femminile che all’epoca non esisteva, ma non solo. Cristina ci spiega: “Quando ho scelto di dare vita a qualcosa che parlasse di altri ho scelto il territorio, ho scelto di lavorare all’interno dei confini del Veneto”. Ed è stato proprio grazie al suo essere mamma che Cristina ha trasformato il blog da un hobby ad un vero e proprio lavoro.
Galline Padovane da voce a ...
Le tematiche che principalmente Cristina tratta nel suo blog: “vanno dalla bellezza del territorio dal punto di vista naturalistico alle realtà produttive quindi aziende, professionisti e tutti coloro che creano e danno vita a qualcosa di interessante per la community”.
Infatti, Galline Padovane è un progetto dedicato al locale. Cristina è principalmente attenta alla zona di origine e alle sue passioni che spaziano dall’arte, agli eventi locali, ai prodotti veneti, moda, bellezza e alla cucina tipica. Ad oggi Galline Padovane si contraddistingue per una forte autorevolezza e interessante visibilità acquisita nel tempo, tale da ritrovarsi ai primi posti nella SERP di Google per le parole chiave scelte nei suoi post.
Galline Padovane: tra femminile e sociale
Perché Galline Padovane? Proprio per la volontà di creare una community al femminile online e offline e, come ci racconta Cristina “le galline, si sa, chiacchierano e quello che facciamo online è questo… condividere scambiarci idee e punti di vista”.
Galline padovane da voce anche al sociale e Cristina ci spiega: “noi collaboriamo ormai da molti anni con delle associazioni. Il 2021 l’abbiamo dedicato a Mancikalalu Onlus che è una Onlus padovana che si occupa di aiutare i bambini dell’India che sono in condizioni veramente molto oltre il disagiato”.
Cristina si rivolge principalmente alle donne. Un bel gruppo di donne, locali. Come? Le raggiunge attraverso il blog appunto, nonché il suo centro come le piace chiamarlo, che conta circa diecimila utenti unici ogni mese. Ma non solo. Anche attraverso i social e una newsletter che conta quasi duemila iscritti e quasi solo padovani.
Il successo di Galline Padovane
Il suo successo? Un mix di elementi: la bontà dei contenuti perché Cristina assieme al suo team si impegna a trovare ciò che è utile per la community e lavorano con una moltitudine di realtà, dall’imprenditore al negoziante alla grande azienda. E ci spiega:
Spesso non ci rendiamo conto che in Veneto c’è veramente di tutto lo dico molte volte anche delle mie Instagram Stories. Molto spesso ci sentiamo di dover andare a cercare l’eccellenza lontano, anche molto lontano da noi, quando spesso e volentieri è dietro a casa. Quindi mi piace pensare con Galline Padovane di tenere i consumi entro i confini del Veneto.
Galline Padovane: l'abc per creare una rete online
L’abc per creare una rete fra donne, ma anche non solo fra donne? Secondo Cristina una buona base di partenza si costruisce con il tempo e uno scambio trasparente, onesto e sincero. Per quanto riguarda invece i consigli che si sente di dare a un ragazzo o a una ragazza che ambisce a diventare un local blogger o una local blogger come lei è di “avere un’idea fortemente differenziante da qualsiasi altra cosa che ci sia intorno. È forse l’idea più facile o anche difficili allo stesso tempo. Quindi un’unica idea attorno alla quale poi sviluppare un progetto.”
Per addentrarci ancora di più nel suo mondo, Cristina ci ha portati nel dietro le quinte del suo lavoro. Più precisamente da Valerio Lana di Pour Moi Bottega Ottica, un negoziante con cui collabora da moltissimo tempo. Ed è tra stories, video e scatti fotografici che Cristina ci ha spiegato meglio come realizza i contenuti per la sua attività.
