Olivia Denaro e i diritti femminili

di Redazione
Oliva Denaro | Viola Ardone

Erica Dal Degan ha letto per noi il libro di Viola Ardone

Olivia Denaro è stato proposto da Concita De Gregorio al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:

«Per la potenza della voce della protagonista, che ci parla da un tempo e da un luogo in cui la parola libertà, per una giovane donna di sedici anni, era da inventare. Per la forza del racconto corale di un paese di Sicilia che custodisce la matrice di caratteri e dinamiche certamente arcaici, ma tuttora presenti nel comune sentire e capaci di retroilluminare l’origine del nostro senso comune. Per il pudore, la riconoscenza e la grazia con cui rende omaggio alla storia di una donna realmente esistita, celebre e vivente, che pur essendo fondamento e simbolo di emancipazione ha scelto di condurre il resto della sua esistenza nel riserbo e nella discrezione. Per il rispetto che le porta. Per la forza letteraria del romanzo, per l’assenza di retorica edificante, per la freschezza e la precisione dello sguardo. Per la capacità di orchestrare dialoghi e silenzi, di dare corpo al pensiero inespresso. Un romanzo che non si può non amare, non si può non portare Oliva Denaro per sempre con sé.

Nel mese della Festa del Papà e della festa della donna, non si può non leggere un romanzo che sa far emergere con delicatezza, in armonia e piena luce, senza mai osare,  il rapporto padre-figlia.
E’ un libro che ti emoziona, ti rapisce, ti commuove e ti fa arrabbiare. 

S’intitola “Olivia Denaro”, un gioco di lettere dal nome e cognome di questa autrice, Viola Ardone, già famosa per  “il Treno dei Bambini”

Olivia, è una ragazzina sicula, molto intelligente e curiosa, desiderosa di sapere, conoscere, ma impaurita dal diventare grande. 

L’autrice descrive con una profondità d’animo sublime, il ruolo del padre nell’accompagnare alla vita la figlia,  in un contesto sociale e abitativo difficile, dove nascere donna, non è una fortuna, anzi porta con se’, in maniera scontata giudizi, decisioni di altri, umiliazioni,  sguardi, destini segnati da violenza e da soprusi.

Durante la lettura si provano sentimenti di disagio, rivendicando più volte una forma di giustizia, e cercando di non pensare che purtroppo, anche se in forme diverse, ciò che racconta accade ancora.

“La femmina è una brocca: chi la rompe se la piglia, così dice mia madre.”

Oliva Denaro | Viola Ardone

Alcune  frasi scritte sono un pugno al cuore, ma riescono a farci riflettere su quanto le donne abbiano ottenuto nel corso della storia in termini di diritti e non solo.

“La donna è uguale all’uomo e possiede i medesimi diritti”

Quanti grazie alle persone che nel passato hanno combattuto per tutte noi dovremo dire ogni giorno: INFINITI.

Insomma dove la scelta ed il coraggio individuale di pronunciare dei No, “Non lo preferisco” individuali, diventano invece simbolo dei diritti femminili, di un percorso di  emancipazione femminile che se supportato anche da una figura maschile importante, come quella del padre, saggio, può rivelarsi ancora più potente, più forte, più travolgente e costruttivo.

In questo romanzo c’è un po’ di tutte noi, che per dire un no, pensiamo meditiamo, riflettiamo, e  che quando riusciamo a dirlo, ci sentiamo più leggere e libere, riprendendoci quella parte di se’ che avevamo inconsapevolmente accantonato.

Il credere in noi stesse, il volare in alto, il dare valore alle nostre scelte sempre, il coraggio di arrivare a pronunciare “Sì Lo  Preferisco” perché l’ho scelto io.

Buona Lettura.

 

Articolo di Erica Dal Degan

Erica dal Degan | Olivia Denaro e i diritti femminili
Erica Dal Degan

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