Francesco Maria Zollo
titolare di un network di aziende di Facility e Servizi
ha deciso di sostenere Fuori la Voce...
Sono e provo giorno dopo giorno a fare l’imprenditore, ho girato il mondo, ho visto moltissimi posti e mi sono accorto che il mondo è un posto ben piccolo se dappertutto succedono le stesse cose.
Che differenza c’è tra due città, tra due Paesi in cui le persone, allo stesso modo, di fronte ai pericoli si girano dall’altra parte?
La mia esperienza di vita mi ha portato a fare alcune considerazioni e queste considerazioni hanno influenzato le mie scelte.
Un imprenditore è un uomo che fa impresa. E un uomo che fa impresa sa cosa significa prendere il proprio tempo e proiettarlo in una direzione ben precisa, con impegno.
Un imprenditore è un uomo che migliora le cose, che fa crescere progetti.
La mia vita mi ha insegnato presto che tipo di imprenditore avrei voluto essere.
Uno che utilizza parte del suo tempo e delle sue energie a migliorare la più complessa macchina d’impresa: la società, non dimenticando chi ha bisogno.
Per questo, nel corso degli anni, ho sposato una serie di iniziative “virtuose” attive nel sostegno e nella difesa dei bambini meno fortunati.
Dalle ludobarelle, ai personaggi della Marvel, alla clown terapia, alle stanze del sorriso con l’associazione ‘Gioca con il cuore’, al sostegno ad ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo).
Ecco perchè ho deciso assieme a Daniela Sala, amica da sempre, persona e imprenditrice che stimo e con la quale ho sempre condiviso visioni ed emozioni, di sostenere Fuori la Voce, di essere parte integrante di questo progetto di informazione libera e attenta ad alcune problematiche.
Appoggio questo nuovo giornale perchè riesce a delineare un’informazione reale, slegata dalle logiche della mera cronaca, del sensazionalismo. Ma un’informazione che fa del bene ai nostri giovani, che li studia da vicino, che si mescola con loro, ci parla, ci conversa, si sporca insieme a loro. E che nello stesso tempo dà alcuni strumenti importanti agli adulti, ai genitori.
e il pilota Francesco Maria Zollo
Io non voglio che sia normale ciò che normale non è, come il bullismo, la violenza sulle donne, le ingiustizie online.
Dobbiamo tutti tirare fuori la voce anche attraverso un giornale che non ha fini politici né commerciali.
Io voglio essere uno di quelli che danno il buon esempio.
E voglio farlo assieme a Daniele Lei, ideatore di questo giornale e titolare di un’agenzia di comunicazione davvero diversa, che sa utilizzare il marketing e la comunicazione per cambiare le cose, per trasformare il corso della strada, per aiutare (davvero) chi si trova in difficoltà, chi inciampa, chi cede, chi ha bisogno.
Le migliori operazioni strategiche sono quelle fatte col cuore. In fondo è così che si fa impresa. Perchè un’impresa è semplicemente un motore che muove le cose nel verso più giusto. O almeno, la mia impresa è così.
È come la mia passione per le auto. Ho iniziato con le moto e ora mi ritrovo a correre in pista con una Ferrari 488 GT3 del team svizzero Kessel.
Cerco ogni giorno di migliorarmi, mi diverto, mi faccio affascinare dalla velocità e dai limiti.
Una passione che però amo e voglio condividere ora con Fuori la Voce.
Ho già in mente cosa proporre ai ragazzi che ci leggeranno, una sorta di contest per far vincere a qualcuno di loro un’esperienza in pista con me, con la Kessel e la Ferrari.
Non voglio svelare altro perchè stiamo lavorando per voi. Nel secondo numero di Fuori la voce avrete tutte le info necessarie per partecipare a questa iniziativa… e vincere magari!
