Vi raccontiamo la storia di Alessia, diciassette anni per sempre.
Alessia era… Anzi no. Alessia è.
Alessia è una ragazza di diciassette anni.
Alessia vuole vivere di teatro, di cinema e di viaggi. Recitare è la sua più grande passione.
Le pareti della sua camera sono piene di foto con le amiche, star di Hollywood e mete lontane. Non c’è un solo centimetro libero. Quella stanza è il suo piccolo mondo, è lì che ascolta la sua musica preferita, dove fantastica di partire per l’America e con Emergency per aiutare i meno fortunati.
I sogni di Alessia si sono infranti la mattina del 28 settembre 2007 quando un camion l’ha travolta mentre andava a scuola in bicicletta.
È stata una frazione di secondo, un lampo, e Alessia non c’era più.
Probabilmente, conoscendo la sua voglia di essere libera, la sua anima era già volata via, chissà dove.
Il dolore di questa perdita è stato devastante. Ma queste parole non si concentrano sul dolore. Queste parole parlano di forza e coraggio.
Perché da questo dolore è nata Un Mondo per Alessia Onlus, un’associazione di promozione ed utilità sociale senza scopi di lucro che promuove ed organizza momenti culturali e spettacoli di musica, danza e teatro per raccogliere fondi a favore di bambini, giovani e donne che vivono momenti o situazioni di difficoltà.
È il modo in cui i suoi familiari e amici, hanno voluto portare avanti il suo nome, la sua generosità e la sua vita.
Quest’anno il percorso di questa associazione volge al termine.
Sono stati quattordici anni di progetti, iniziative, viaggi e spettacoli che hanno aiutato a riportare sorrisi e speranze in chi ne aveva bisogno.
Vogliamo quindi raccontarvi che cosa Alessia è riuscita a fare e a costruire in questi anni.
I primi progetti sono stati l’adozione scolastica di sei ragazze all’ultimo anno della scuola superiore presso la Sisters’ School a Khartoum in Sudan ed il sostegno delle spese chirurgiche e riabilitative per tredici piccoli pazienti con gravi malformazioni ortopediche del reparto di Ortopedia Pediatrica dell’Ospedale di St. John of God in Ghana.
A partire dal 2010 l’associazione si è dedicata alla costruzione dell’ala di alfabetizzazione e formazione del centro di accoglienza La Maison d’Egidio nel villaggio di Guiembé, nel nord della Costa d’Avorio, realizzando anche una scuola materna ed una scuola di sartoria.
Sempre a partire dal 2010 l’associazione ha sostenuto le spese scolastiche di un gruppo via via più numeroso di bambine del villaggio di Guiembé, dove l’associazione ha acquistato materiale per la sala parto del dispensario medico del villaggio.
Dal 2017 Un Mondo per Alessia ha sostenuto il progetto Sport Inclusive della ASD Blukippe di Padova, per l’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità psichica nella squadra di ginnastica artistica, sostenendo anche la loro partecipazione alle Special Olympics del 2019 tenutesi ad Abu Dhabi.
I ragazzi dello Special Team sono stati poi ospiti d’onore dello spettacolo in ricordo di Alessia per i dieci anni dalla scomparsa realizzato con la collaborazione del Polifonia Choir e le coreografie del corpo di ballo della scuola DanzaCity.
Negli ultimi due anni Un Mondo per Alessia ha sostenuto il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale di Padova nel periodo critico di marzo-aprile 2020 ed ha acquistato 10 kit di attività per i bambini in carico al Centro Veneto Antiviolenza.
Infine si è adoperata per sostenere una ragazza madre disabile e il suo bambino della Repubblica Democratica del Congo contribuendo alla costruzione di una casa accessibile ed all’acquisto di una sedia a rotelle molto speciale, sostenendo poi anche le spese scolastiche per tutto il percorso di studi del bimbo.
Questi progetti e queste attività sono stati tanti piccoli mattoncini che, nel loro piccolo, hanno contribuito a costruire un mondo che ad Alessia sarebbe piaciuto un po’ di più.
“Cara Alessia,
quest’anno volgono al termine i progetti a breve ed a lungo termine che ci eravamo prefissati di raggiungere per portare avanti uno dei tuoi aspetti più belli: il voler aiutare gli altri.
Siamo orgogliosi di aver potuto far conoscere il tuo nome a chi, probabilmente, non ti avrebbe mai conosciuta.
Vogliamo dirti una cosa. Non te ne sei andata quel 28 settembre di quattordici anni fa. Sei ancora qui, sei nei nostri cuori, nella nostra mente, nei nostri ricordi e nei nostri gesti, sei nelle persone che hai incontrato, con cui hai condiviso momenti, gioie e dolori.
Ma ancor di più sei nei sorrisi di tutte quelle persone e di quei bambini che, nel nostro piccolo, abbiamo avuto l’onore di poter aiutare. Sei nel loro futuro e nelle loro speranze.
Ti ringraziamo per tutto quello che ci hai donato e per ogni momento che abbiamo potuto condividere e vivere insieme.
Sembrerà strano, quasi un controsenso, ma la tua terribile mancanza ci ha dato la forza di andare avanti, ritrovandoti in tante piccole cose.
Ti vogliamo bene.
Mamma, Papà e Chicca”
Articolo di Francesca Brombin
