Sostenere Fuori la Voce fa bene a tutti noi
Mi presento, sono una donna. E sono anche un’imprenditrice, ho un salone dove curo la bellezza e l’immagine dei nostri clienti ma sono anche un’amica, una figlia. E sono anche una mamma di ragazzi adolescenti.
Sono sempre stata sensibile ai temi del bullismo e della violenza di genere, ricercando nelle espressioni o nei turbamenti dei miei figli i sintomi di quello che mi terrorizza di questa società: i pericoli infidi a cui ci stiamo inconsapevolmente abituando, purtroppo.
Ma abituarsi non è la strada giusta. Abituarsi è da vigliacchi. E noi non possiamo esserlo, non più, nel 2021.
I temi di Fuori la Voce sono sempre stati in linea con me, i miei valori, la mia figura e la mia storia.
Per questo ho deciso di sostenere questo nuovo giornale, indipendente, libero, una vera boccata di ossigeno in un panorama fin troppo opaco.
Il mio obiettivo rimane
sempre lo stesso.
Fare del posto in cui vivono i miei figli il miglior posto possibile
Credo in questo progetto non solo per la sua bontà, o per gli intenti. Ma per le modalità con cui vuole approcciarsi al pubblico, rivolgendosi ai grandi come ai ragazzi in modo sano e chiaro.
Ecco parliamoci chiaro: ormai viviamo dentro ai social, immersi in una bolla oscura, dalla quale chi non ha gli strumenti giusti fatica a venire fuori, ad emergere.
Non facciamo più caso ai fatti di bullismo, alle vicende tragiche di sopraffazione, alle cronache oscure in cui vittime sono le donne, gli uomini, i ragazzi, le mogli, i mariti.
Attraverso Fuori la Voce non vogliamo rassegnarci o abituarci a tutto questo.
In questo nuovo giornale online e cartaceo c’è un’informazione cristallina, genuina, senza fronzoli, che arriva alla pancia e che oltre a dire vuole anche fare.
Sposo questo giornale perchè, senza pretese, parla ai miei figli. Perchè loro lo leggeranno, perchè loro si specchieranno in queste pagine, troveranno delle risposte, un conforto, un aiuto, un paio di orecchie pronte ad ascoltare le loro grida silenziose.
Ho già sposato un’iniziativa lanciata un anno fa da quello che era Fuori la voce, ben prima della pandemia, ospitando un evento in cui si dava voce agli imprenditori, a chi ha un bacino di utenti vasto, affinché loro stessi diventassero la Voce che salva e che mette al riparo.
Sono ben felice di continuare a sostenerlo adesso che è diventato un giornale senza bandiere politiche, senza fini commerciali. Da parte mia anzi rilancerò, appena sarà possibile in questa pandemia, con tutte le accortezze necessarie in termini di sicurezza, con una serie di incontri in salone, proprio con i ragazzi, che vorrei far confrontare, parlare ed ascoltare per capire quali sono le loro esigenze, problemi, desideri.
Il mio obiettivo rimane sempre lo stesso. Fare del posto in cui vivono i miei figli il miglior posto possibile dove il futuro assomiglia a una strada sicura, senza ostacoli subdoli, senza inganni.
