Si fa presto a dire webinar

di Micaela Faggiani
Siete live… Ciao! Avvio la registrazione… Vai sul cloud. Vai sul cloud? Cosa vuol dire? Che devo fare? No panic. Passami l’host! E non ci riesco, io non so come condividere lo schermo. E ora che facciamo? Apri l’audio non ti sentiamo, non sai farlo? Non ti agitare, lo faccio io. Ok ragazze va bene tutto ma quando vi spostate per andare al bagno chiudete la videocamera! Ma sono in diretta? Nooooo!

Il webinar, le call hanno azzerato anni di fair play, di bon ton e di inibizioni (e mentre lo scrivo sorrido). Ma noi del Cantiere delle Donne siamo grate a tutte le piattaforme del globo terraqueo, le abbiamo provate tutte.

Quel Cantiere nato un attimo prima delle chiusure per la pandemia e salvato da San Webinar (neologismo nato dall’unione di due termini inglesi: web e seminar). Non avevamo altri mezzi per comunicare e per continuare a tener fede al nostro impegno con le quasi 6 mila donne che oggi, a un anno dalla fondazione, ne fanno parte.

In un anno probabilmente abbiamo toccato i 400 webinar; nelle nostre dirette sulla pagina e gruppo Facebook del Cantiere, abbiamo portato informazione, intrattenimento, cultura, scienza.

Abbiamo ospitato medici, psicologi, giornaliste, donne della politica (anche Emma Bonino), abbiamo parlato di salute, di bullismo, di violenza sulle donne, lanciato sfide, provocazioni, sondaggi, presentato decine e decine di libri, dialogato con scrittrici, mamme, casalinghe, donne coraggiose, avvocati, attrici, scienziate, insegnanti, i ragazzi in DAD (loro, fantastici).

Ma non sono mancati neanche cani, gatti e forse canarini! Abbiamo coinvolto così tante persone! Chiunque avesse qualcosa da comunicare utile alle nostre donne e alle loro famiglie è stata/o e sarà sempre il benvenuta/o. E se ripercorriamo le nostre dirette scopriamo un mondo, anche dietro le quinte, comune, che ci ha regalato il sorriso in questi mesi difficili.

Le pile di libri per alzare lo schermo del PC o la videocamera ad esempio! Chi di voi non ha allestito un set a casa per fare un webinar, soprattutto all’inizio di questa era? Per chi non la fortuna di avere una casa o un ufficio spazioso, le pareti per lo sfondo si riducono a quattro, forse cinque.

E allora vai di allestimento! Un tavolo con le ruote che gira per casa diventa la nostra salvezza: sposta il vaso ma anche il mobile, metti una lampada, appoggia dei fiori, il meglio che abbiamo a diposizione.

Hai un Venini in casa rosso Falun o azzurro di San Patrizio? Mettilo in vista che fa colore ed è chic. Qualcuno ha pure pensato di acquistare dei paraventi giapponesi con fiori di mandorlo e pesco, piccoli investimenti perché ormai lo sappiamo: il webinar non passerà più!

Certo, le piattaforme mettono a disposizione sfondi virtuali… Usiamoli allora, purché non sia un mare caraibico con la palma che si muove accarezzata dal vento, perché allora dovete pure pensare ad abbronzarvi!

Abbiamo anche sperimentato l’abbinamento camicia di seta con un filo di perle e la pantofola morbida, comoda e calda. E non dite di no! Lo abbiamo fatto perché abbiamo finalmente capito che quando ci si alza dalla scrivania possiamo silenziare l’audio e oscurare la videocamera!

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