Le chirurghe che curano le donne e i tumori al seno

di Micaela Faggiani

Nella giornata della festa della donna abbiamo dato voce a due chirurghe senologhe che curano le donne malate di tumore al seno e abbiamo parlato di femminilità e di competenze.

Silvia Michieletto e Tania Saibene sono chirurghe senologhe e dirigenti dello Iov, l’Istituito Oncologico Veneto di Padova.

Sono donne, mamme, medici che lavorano per e con le donne, che stanno affrontando una malattia che colpisce proprio una parte del corpo strettamente femminile, come il seno.

E’ con loro che abbiamo voluto celebrare la festa della donna noi della redazione di Fuori la Voce, per festeggiare la donna a 360 gradi, in tutte le sue sfaccettature e da un particolare punto di vista e da un piccolo mondo, chiuso dentro un ospedale, ma assolutamente vicino a tutti noi.

Silvia e Tania si raccontano, nel loro essere medici, nel loro portare fieramente le spillette dell’Airc, piuttosto che di Team for children, loro che hanno i minuti contati perché hanno la sala operatoria che le aspetta.

Il sorriso, la carica e la voglia di essere donne in camice e di ricordare e valorizzare tutte le altre donne escono subito allo scoperto.

Il caso ha voluto  – spiega la dottoressa Michieletto – che io e Tania ci siamo trovate accanto fin dai banchi dell’università, poi in specialità assieme e infine oggi con la scrivania, una di fronte all’altra, qui allo Iov, a lavorare assieme.

Siamo anche mamme, abbiamo addirittura due bambine che hanno la stessa età, 8 anni e io anche un maschietto di 4 anni”

Chirurghe senologiche | Istituto IOV padova

Conciliazione dunque tra vita lavorativa e famiglia è una parola importante anche per le due dottoresse.

C’è tanta fatica da fare – continua la dottoressa Saibene – perché bisogna abbattere gli stereotipi.

Il lavoro di una chirurga occupa tantissimo tempo e in tanti casi si sacrifica la famiglia, ma con tanta passione, tenacia e buona volontà è possibile conciliare i due mondi”

Loro che lavorano per le donne e con le donne, da donne.

“E’ proprio questa la formula vincente – continua la dottoressa Michieletto-  perché nel nostro lavoro entra in campo non solo la professionalità ma anche l’empatia e la  comprensione della realtà delle donne che sono mamme, mogli,  compagne e amiche.

Credo che  vedere questa patologia con gli occhi di  una donna crei un filo di empatia profondissimo.

Io da donna vorrei avere una chirurga donna che mi cura e che comprenda sia la paura della patologia, sia il contesto in cui vivo”

Il tumore al seno purtroppo ha numeri in crescita negli ultimi anni ma Silvia spiega che questo arriva dall’aumentata prevenzione e screening.

Sono aumentate le diagnosi che ci permettono di curare prima i tumori e quindi l’aumento dobbiamo vederlo in maniera propositiva e ottimistica, anche nelle forme più gravi, perché la ricerca oggi ha fatto passi avanti molto importanti, permettendo un miglioramento della cura e della prognosi per le pazienti.”

Chirurghe senologiche | Istituto IOV padova
Chirurghe senologiche | Istituto IOV padova

Oggi, nella festa della donna, parliamo di tumore al seno pensando anche al femminile, che nella lotta oncologica spesso viene messo alla prova.

Proprio per questo –  continua la dottoressa Michieletto – crediamo nell’importanza di rivolgersi ad un centro specializzato come il nostro allo Iov.

Qui è attiva infatti una brest unit, ossia un gruppo di specialisti dedicati solo alla patologia mammaria senologica, dal radiologo, al senologo, al chirurgo, che si occupano solo di questa patologia, affiancati da altri specialisti, che lavorano solo in questo ambito.

Questo permette alla donna di trovarsi in un circuito in cui lei è accolta e curata da tutti i punti di vista, perché questo tipo di patologia va a colpire da tutti i punti di vista la donna.

Sappiamo tutti che il seno rappresenta la femminilità per autonomasia, la sensualità, oltre che l’aspetto materno.

Quindi quando la donna viene coinvolta in un percorso del genere, dobbiamo restituirle non solo una cura , quindi migliorarle la prognosi di vita, ma anche restituirle un aspetto bello dopo aver tolto la malattia.

Dopo aver superato la malattia la donna deve guardarsi allo specchio e piacersi, questo il nostro obiettivo”

Chirurghe senologiche | Istituto IOV padova

Altra questione “calda” quella dei posti dirigenziali, anche in sanità.

Già c’è stato un miglioramento ma si può fare di più – continua la Micheletto – Noi siamo in prima linea, adoriamo il nostro lavoro ma la possibilità di carriera in Italia è ancora un po’ lenta per quanto riguarda una posizione al vertice al femminile .  

Si fa più fatica cioè a raggiungere posti dirigenziali , anche se abbiamo le stesse possibilità e carte degli uomini.

E questo nonostante i numeri parlino chiaro, anche in ambito chirurgico, dove stanno aumentano le quote rosa.”

Di qui l’augurio che le due chirurghe vogliono lanciare a tutte le donne.

“Per la festa internazionale dei diritti della donna – termina la dottoressa Saibene – il mio augurio è che  ogni giorno siano tutelati i diritti della donna e che la nostra società, in tutti ambiti, diventi sempre più una  società meritocratica, in cui non ci sia bisogno di affermare il proprio valore e competenza, ma che sia normale la meritocrazia, dando ad ogni donna lo spazio che merita, tanto quanto agli uomini”

“Mi collego a Tania per fare gli auguri a tutte le donne, soprattutto alle più giovani – chiude la dottoressa Michieletto – perché abbiano la possibilità di dare il massimo.

Nel nostro carattere di donne c’è già questa forza che ci spinge, io spero che, soprattutto nell’ambito chiurgico, le chirurghe che verranno dopo di noi abbiano la possibilità di avere le cose più semplici e facili.”  

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