I bouquet a km zero di Silvia Girotto 

di Hellen Magagna

Silvia, un’imprenditrice agricola che dona una seconda vita ai fiori aiutando l’ambiente

Silvia Girotto di Sle Fiori , azienda associata a Coldiretti, insieme ai fratelli coltiva nelle serre e in ​pieno campo peonie, calle, tulipani, rose e tanto altro ad Anguillara Veneta in provincia di Padova. Tutto è nato dall’esperienza di servizio civile: un percorso di formazione come assistente sociale. Tuttavia, non sono serviti studi particolari a Silvia, anzi ha studiato direttamente nel campo, nel vero senso della parola. Grazie all’azienda che il papà aveva con gli zii, Silvia fin da piccola ha sempre vissuto la vita del fiore, del fiore reciso, delle serre e delle fiorerie. Ha sempre girato, visto, guardato e appreso.

Silvia ha un grande amore soprattutto per i fiori di campo che inserisce anche nei bouquet e ci racconta “Sto cercando un po’ alla volta tutti quei fiori che un tempo avevano tutti in giardino e che adesso sono stati un po’ dimenticati e tralasciati per fiori più raffinati. Infatti, da un paio d’anni ho introdotto la dalia in azienda”.

Silvia Girotto e i fiori a km zero | Fuori la Voce

Sostenibilità è la parola chiave della sua attività, perché?

Perché introdurre quelli che sono fiori di stagione, fiori del territorio significa anche non andare a sfruttare il terreno, stare più attenti alla resistenza del fiore, non dare troppi aiuti chimici al fiore e poi per evitare di dare concimi o fitosanitari al terreno stiamo utilizzando la tecnica del sovescio anche per le serre”

Silvia ci ha mostrato anche la loro produzione di batate. È da tre anni circa che le producono e sta iniziando ad avere il suo mercato. “Si tratta della classica patata americana – ci spiega – noi però coltiviamo una particolare varietà che è quella viola. È una patata dolce, con la particolarità che è più delicata, più digeribile e ha più proprietà rispetto alla nostra classica patata americana”.

Silvia Girotto, rappresenta un settore, quello del florovivaismo, che ha sofferto maggiormente per la pandemia. Tuttavia, l’imprenditrice ha inventato qualcosa di particolare “Piuttosto che buttare i fiori abbiamo deciso di seccarli, e di proporre il fiore secco come alternativa più sostenibile alla plastica sia per mazzolini da mettere in casa, sia per ghirlande da appendere alla porta”.

La plastica è diventata un’abitudine e bisogna educare il consumatore anche a questo, perché 

Stiamo dando una seconda vita al fiore e aiutando l’ambiente”.

Quelli che Silvia realizza sono dei veri e propri bouquet a km zero, con fiori italiani e di stagione: tulipani, giacinti, anemoni, edera, rametti di betulla. Una scelta sostenibile che troviamo anche nel confezionamento, con carte, stoffe e tessuti. Sicuramente Silvia si può definire una vera e propria imprenditrice pink green e con determinazione ci racconta “Lo vorrei sempre di più. Quello che vorrei riuscire a fare quest’anno è creare dei tessuti colorandoli con i miei fiori e i prodotti del campo”.

Come si vede Silvia in futuro?

Sicuramente tra i miei fiori, a creare composizioni e in campagna. Portando magari se riesco anche i miei clienti e le mie clienti tra i miei fiori. 

Bouquet a km zero di Silvia Girotto | Fuori la Voce

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