La parità per crescere

di Micaela Faggiani

Studenti alla prova sulla parità di genere. Scuola anti stereotipi.

Alla fine l’hanno vinta loro la competizione studentesca dedicata alla parità di genere.

Lo hanno fatto ricorrendo a una simulazione molto reale della DAD, vissuta per tanti, troppi mesi, tra scuola e casa. 

Loro sono i ragazzi del Liceo Cornaro di Padova, o meglio un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno rappresentato i problemi legati all’effettiva parità tra i sessi, rispondendo così alla campagna educativa sulla parità di genere rivolta agli studenti e alle studentesse degli istituti superiori. 

Campagna promossa da Rotary club Padova con il contributo della Provincia di Padova, dei Rotary club Abano Montegrotto, Camposampiero, Cittadella Alta Padovana, Padova Est, Padova Nord, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova, il patrocinio del Comune di Padova e Università degli Studi di Padova, il coinvolgimento della Consulta provinciale degli studenti.

“La parità per crescere” era il titolo del concorso che, per ovvi motivi legati alla pandemia, ha visto slittare di molti mesi le premiazioni. Un concorso che metteva a confronto spot televisivi sul tema di pari dignità e del riconoscimento e rispetto dei diritti della donna, con il fine di sensibilizzare, prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere. 

Finalmente ci si è trovati in presenza, il 9 giugno, rispettando le distanze e tutti muniti di mascherina, in quel dell’Auditorium del Conservatorio Pollini di Padova, dove sono stati svelati i vincitori, dall’undicesimo al primo, e premiati i primi tre gruppi che sono anche saliti sul palco. 


Parità per crescere


Parità per crescere


Parità per crescere

Abbiamo deciso di parlare di parità di genere – spiega la studentessa vincitrice del Cornaro, già protagonista del video – con un classico incontro via zoom, dove i ragazzi non fanno parlare una ragazza, proprio sul tema della parità di genere e sulle distanze abissali che ci sono ancora oggi tra uomini e donne, perché ‘sanno tutto loro’, e nel farlo escludono proprio chi ha voce in capitolo. Nel pensare e realizzare lo spot ci siamo divertiti, ma abbiamo anche imparato molto: abbiamo scoperto per esempio i numeri della disparità di genere oggi”.


Parità per crescere

Secondo posto per il Liceo Lucrezio Caro di Este con un bel video dove sono rappresentate le donne eccellenti nella storia, affiancate all’immagine di una donna che lava i piatti nella sua cucina. 

E ancora terzo posto per l’Itis Meucci di Cittadella, con un microfilm animato su un colloquio di lavoro dove a incidere è stato il sesso, non la bravura e le capacità dei candidati.

Al centro della serata la bellissima e impattante pièce teatrale ”Ogni 8 minuti”, scritta da Loredana D’Alesio e realizzata dagli studenti sotto la guida del prof. Alberto Riello, dell’Ufficio Scolastico Territoriale. 

Uno spettacolo misto di ironia e tristezza sulle violenze sulle donne, sulla disparità e l’importanza anche economica della donna nella nostra società. 

E ancora, toccante e partecipato l’intervento di Marco Nimis, Rappresentante della Consulta Studentesca del Veneto.

Noi su questi temi – ha detto il rappresentante – non possiamo prendere una posizione o un’altra, perché stiamo parlando di persone che muoiono e lo dicono i dati! Dati che la pandemia ha peggiorato, così come quelli della disoccupazione femminile, che è cresciuta a dismisura…

E mentre continuavamo a dire ‘state a casa’ durante la pandemia c’era chi, stando a casa, ha rischiato la vita, se non l’ha addirittura persa.


Parità per crescere

Tutto questo si sconfigge ridando consapevolezza o credendo nello scopo didattico della scuola, dell’arte e della comunità. Gli studenti hanno tantissime potenzialità,  basta lasciare loro lo spazio. Anzi basta costruire questo spazio assieme a loro perché gli studenti ci sono, siateci anche voi”.

Lo ha ricordato bene anche l’Assessore alle politiche sociali del comune di Padova Marta Nalin

Questa è una questione culturale prima di tutto, quando nasciamo ci dividono subito tra maschi e femmine e siamo immersi in categorie e stereotipi che non sappiamo se ci appartengono. Cresciamo dentro a questi schemi, che purtroppo possono portare anche a questa forma di violenza”. 

Per finire l’intervento di chi ha fortemente voluto questa iniziativa, per lo spirito e la missione che animano da sempre i rotariani. Roberto Paccagnella, Presidente del Rotary Club Padova ha applaudito all’iniziativa e ai risultati ottenuti, elencando tutte le iniziative che vengono promosse in materia. Come ad esempio un punto di ascolto telefonico in collaborazione con il Rotary di Camposampiero per le donne che hanno bisogno di aiuto e le case famiglia per aiutarle, isolarle e difenderle da situazioni pericolose se necessario.

Potrebbe interessarti anche...

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.