Il diritto/dovere di donare per i neo diciottenni di Carmignano di Brenta

di Micaela Faggiani

A Carmignano di Brenta il dono in comune si trasforma in un appello ai giovani diciottenni a donare, nella festa annuale “Consapevolmente 18”

Si chiama “Consapevolmente 18” ed è un evento anche ogni anno il Comune di Carmignano di Brenta organizza per i suoi cittadini diventati maggiorenni.

Solitamente si svolge a dicembre, proprio per coinvolgere tutti i maggiorenni dell’anno.

Causa restrizioni covid l’amministrazione comunale ha deciso quest’anno di anticipare la festa a fine agosto, per la settima edizione.

E così una cinquantina di giovani si sono trovati nella splendida cornice della Villa delle Colombare per farsi festeggiare dal comune e ricevere e la Costituzione Italiana e un’infarinatura, così la possiamo chiamare, sul dono e il volontariato.

Ad organizzare l’evento proprio alcune realtà no profit del territorio, la sezione Avis locale, Admo Padova e la Protezione Civile comunale.

Queste associazioni – spiega l’assessore alle politiche giovanili del comune di Carmignano Iside Cervato … – hanno sempre più bisogno di giovani… e i giovani hanno bisogno di essere informati e stimolati su quello che possono fare per gli altri. Ecco che “Consapevolmente 18” serve anche a questo, in un territorio che dona molto in termini di impegno sociale

A confermarlo Antonio Cecchin Presidente della Sezione comunale di Avis.

Noi siamo attualmente 250 donatori attivi..ma siamo sempre più anziani e abbiamo bisogno di giovani volenterosi che donino il sangue. Con i 18 anni i ragazzi iniziano ad avere diritti ma anche doveri come quello di aiutare chi è meno fortunato di noi. Anzi speriamo che tra questi ragazzi possa esserci un futuro scienziato che inventi delle terapie nuove per le malattie che affliggono tante persone, così come il covid. Certo è che il covid prima o poi passerà ma le malattie no e ci sarà comunque e sempre bisogno di sangue!

Presente all’evento anche il senatore Antonio De Poli, già sindaco di Carmignano di Brenta.

Avere 18 anni è un arrivo e una partenza assieme. Oggi il comune fa bene a dare un imprinting importante ed istituzionale a questi nuovi adulti. Grazie al mondo del volontariato e dell’associazionismo del territorio anche questa sera abbiamo spiegato e dimostrato con i fatti cosa significa essere davvero cittadini del territorio, facendo del bene agli altri

Ed è anche così e grazie a questo evento con i ragazzi che Carmignano di Brenta entra a far parte della grande famiglia del “dono in comune”, progetto regionale che mette assieme Admo Veneto, i donatori di midollo osseo e l’Anci Veneto attraverso le tante voci e idee relative al dono dei comuni della regione Veneto.

A 18 anni – spiega Alice Zampieron volontaria Admo e ricevente il midollo proprio da un donatore diciannovenne di Israele – iniziano le vere decisioni.

Ecco perché noi, anche attraverso questi eventi, vogliamo conquistarli con la forza della testimonianza come la mia, che ho toccato con mano la malattia e la speranza con il midollo di questo ragazzo che mi ha donato il midollo. Anche il sono stata diciottenne e ricordo di aver avuto la testa da un’altra parte.

Ma se mi avessero raccontato una storia come la mia, beh chiunque un pensiero alla donazione l’avrebbe fatto

In rigoroso silenzio i ragazzi presenti hanno ascoltato le diverse testimonianze, per alcuni cose nuove o forse sentite a scuola.

Quello che è certo, dopo anche una piccola “inchiesta sul campo” in quel della Villa Le Colombare è che c’è ancora molta confusione sul tema midollo osseo… tra chi pensa si prenda dalla schiena, chi sa che si può donare ma non come… e chi magari ha paura degli aghi e quindi pensa di non farcela.

Tutti però quella sera si sono portati a casa, oltre alla costituzione, un po’ più di consapevolezza su quello che, con poco, se informati a dovere, si può fare per gli altri.

Potrebbe interessarti anche...

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.