Alla scoperta di una fumetteria giapponese e del mondo di moda di manga e anime tra i ragazzi, ma non solo
Anime e Manga?
Sempre esistiti ma oggi sono “di moda”. Soprattutto causa pandemia.
Siamo stati in una fumetteria storica di Padova, Banzai e ci siamo fatti raccontare questo mondo da Giulia Ventura, da quattro anni dipendente del negozio, ma da sempre appassionata di fumetti giapponesi, da quando, con l’amica del cuore, faceva tappa fissa nella vecchia sede di Banzai, il sabato pomeriggio, nel loro peregrinare per il centro.
“Il mio capo, il Bonzo, mi ha vista crescere, nel vero senso della parola e ad un certo punto mi ha chiamata e proposto questo lavoro! Così una passione è diventata la mia occupazione!
Io ho iniziato a leggere e comperare manga a tredici, quattordici anni. Ad oggi sono una lettrice principalmente di Shōjo, ho iniziato cioè con i manga romantici, mentre la mia collega Emma è una lettrice di Seinen, ossia fumetti con tematiche più importanti, da adulti. adulto tematiche importanti”
“Certo ora la lettura dei manga è diventata una moda – continua Giulia – complice la pandemia, sei chiuso in casa, cosa fai? Leggi!
Il fumetto è una lettura più leggera di un libro, se sei veloce ce la fai a finirlo anche in mezz’ora, è più scorrevole e ci sono tante immagini. Poi, sempre con il covid, tutte le piattaforme hanno proposto gli anime e così è stato riscoperto questo mondo, che esiste da sempre, e dagli anime il passo è stato brevissimo per i manga.
Da piccoli infatti tutti noi abbiamo guardato anime, i classici cartoni animati, senza sapere che fossero tecnicamente degli anime, uno per tutti i Pokemon.
Ma anche i “più vecchi” come Gig Robot o Pollon, che passavano sulla vecchia Mtv.
Diciamo che gli anime esistevano da sempre, ma erano più di nicchia, ora sono stati portati al grande pubblico, grazie anche alla pandemia e alla relativa voglia di trovare uno sfogo”
Ma qual è la differenza tra Anime e manga?
“Il manga è il fumetto cartaceo, l’anime letteralmente l’animazione del fumetto.
Possono nascere prima le anime e trasformarsi in manga o viceversa.
In Italia di solito arrivano prima gli anime e, se poi hanno successo, la casa editrice realizza anche il manga!”
Quanto all’identikit del cliente tipo è difficile disegnarla, perchè variagata, “si parte dai dodici, tredici anni, ma arrivano anche genitori che chiedono un manga per il figlio di otto anni e i quaranta, cinquantenni che vogliono provare questa esperienza!”
“Diciamo che – ribadisce Giulia – i ragazzi comprendono più velocemente degli adulti i manga, perché hanno dinamiche, topic diversi.
E’ un mondo strano per i genitori che però possono arrivare a capirlo se hanno la voglia di aprirsi a questo mondo così diverso da noi”
Ma cosa danno i manga ad un ragazzo?
“Dipende da cosa si legge e da cosa si cerca.
Se vuoi qualcosa di avventuroso, dove ci sono anche dei combattimenti e delle storie, puoi leggere i Shōjo, un po’ come quelle che si leggono sui libri, ma più leggere.
E poi il manga ha un’altra caratteristica importante, che ha una cadenza e quindi il ragazzo segue l’uscita, è un vero e proprio percorso.
Per fare un esempio, “One Piece”, uno dei più gettonati, è uno dei fumetti più lunghi, sta per uscire infatti il numero 100, questo è lo Shōnen classico, pensato per seguire la crescita di un ragazzo.
E’ iniziato 20 anni fa e per esempio il mio capo lo legge proprio da 20 anni! In un certo senso ci si affeziona al personaggio e ai luoghi. Certo ci sono anche serie più brevi con tematiche specifiche, tipo Blue Period.”
Altra specifica del manga è il fatto che è rigorosamente in bianco e nero, con eventualmente delle pagine o edizioni extra a colori e che si legge al contrario.
Quanto alle serie in voga, Giulia ci parla e ci mostra le colonne quasi vuote di “Jujutsu kaisen – Sorcery Fight” , che racconta le gesta avventurose di un ragazzo che va a scuola e che ha poteri paranormali.
“Qui in Italia siamo al dodicesimo numero, è andato letteralmente a ruba, anche se all’inizio non se lo filava nessuno. Ma ha la giusta dose di combattimento, che piace ai ragazzi ed consigliabile a tutti . Anche in questo caso, da quando è uscito l’anime, ha fatto il boom e per diversi mesi tutte le uscite erano esaurite.”
O ancora Giulia ci parla di Hanako, “piacevole per i disegni, che ha avuto grande successo, grazie al relativo anime , così come promette bene anche il primo volume di Nuvole a Nordest”
Quanto al costo dei mang,a si va in media dai 4,50 euro fino ai 6.50, a seconda dell’edizione e dei formati, anche se ci sono numeri speciali che possono costare fino a 14 euro.
Non manca anche l’amore omosessuale nei manga, soprattutto maschile, anche se viene raccontato anche quello femminile.
“E’ un mondo molto aperto – continua Giulia – direi fluido, ma particolare, con i suoi pro e i suoi contro, porta agli estremi determinate cose, per questo anche io faccio sempre una cernita”
Per finire la conoscenza di questo micromondo di fumetti Giulia ci fa una carrellata anche del cibo giapponese, dal salato al dolce, tutto molto particolare e molto acquistato dai ragazzi, bibite comprese, con un’unica accortezza: bisogna amare il piccante perché in molti casi è davvero esagerato!
E passando in rassegna tutti gli scaffali, per finire la nostra visita, Giulia ci mostra le Action Figures, ossia figure o pupazzi da collezione di personaggi di anime, film, giochi e manga, veri e propri cult per i ragazzi o ancora i sempre verdi Mazinga Zeta, Lamù e una nuova edizione manga di Lady Oscar, “ Le Rose di Versailles”, tutti in poster appesi alle pareti, accanto ai disegni realizzati dai clienti più affezionati .
Infine anche i colori per dipingere i fumetti, anche questi richiestissimi e introvabili, che bisogna saper usare, con pennellate diverse ed una tecnica di colorazione specifica.
