Spotlight Closet: dall’armadio dei vestiti a un negozio tutto al femminile

di Hellen Magagna

La storia di Spotlight, di Federica Conz e della sua community online. Un eccellente esempio di come Instagram crea relazioni indispensabili per determinare il successo di una realtà.

Da fotografa a imprenditrice. Così si potrebbe definire in semplici parole la storia di Federica Conz, imprenditrice del negozio d’abbigliamento Spotlight Closet. Dopo averla intervistata, invece, ho capito che in realtà, anche se ha solo 27 anni, Federica non è una semplice “fotografa” e tanto meno non è solo “un’imprenditrice” .

Cosa accomuna la fotografia e un negozio di abbigliamento, tale da aver portato Federica a compiere questo cambiamento? In realtà il suo non è stato un cambiamento radicale. È un connubio perfetto tra due mondi che da sempre la appassionano.

La storia di Spotlight

La sua storia parte proprio da un piccolo studio fotografico a Cadoneghe, in provincia di Padova e ci spiega: “avevo un armadio all’interno del quale c’erano tantissimi abiti che io utilizzavo per le mie foto. Quando una donna veniva da me per farsi fotografare, io avevo molto piacere che indossasse un mio vestito. Quindi ogni volta che qualcuno veniva, la domanda sorgeva spontanea “questi vestiti dove li compri? Me li vendi?”. Al me li vendi, mi è scattata un po’ una lampadina. Perché non aprire un piccolo negozietto e vedere che succede?”.

 

Spotlight closet Padova | Fuori la Voce

Ad oggi Federica gestisce un negozio di abbigliamento tutto al femminile. Spotlight Closet: “è una realtà rivolta alle ragazze, alle donne che vogliono sentirsi belle con gli abiti che indossano, ed è in continua crescita”.

Il suo pubblico è molto giovane, principalmente ragazze che vanno a scuola e all’università e proprio per questo ha deciso di spostarsi da Cadoneghe, in provincia di Padova, nel centro storico, in via Fiume. 

Una squadra tutta al femminile, o quasi

Una volta entrata in negozio ero circondata dal colore rosa. Una vespa rosa. La scritta neon rosa. I muri rosa. La tv con lo sfondo rosa. Grucce rosa. Rosa è femminilità ci spiega Federica ed infatti per lei la figura femminile in questo lavoro è qualcosa di essenziale.

L’unica parte non femminile è Gabri, il mio socio, che è determinante nella scelta di capi perché ci mette quella prospettiva maschile che effettivamente ci aiuta a scegliere. Poi per il resto siamo tutte donne, sotto i 30 anni, quindi molto giovani. Il valore aggiunto di essere donna è di avere un confronto costante senza paura di esprimere le proprie opinioni.

Spotlight e la community online

Il periodo della pandemia è stato un po’ un trampolino di lancio per Spotlight, infatti si potrebbe definire una voce fuori dal coro. Come? I social sono stati la chiave del successo della sua realtà. E ci spiega: “Dopo il primo lockdown le cose sono andate talmente bene che abbiamo deciso di aprire un secondo punto vendita a Treviso e ampliarci a Padova. I problemi però sono arrivati a ottobre del 2020 quando sono iniziate le restrizioni vere e proprie e siamo passati da vendere abiti da festa a vendere tute”. 

Federica ha creato attorno alla sua realtà una vera e propria community che la sostiene giornalmente. E ritiene che gli influencer, quelli veri, rappresentino delle figure fondamentali per una realtà come la sua. Infatti, ci ha raccontato che la prima settimana che aveva aperto il negozio era passata un’influencer di Padova e per ringraziarla del vestito che aveva trovato ha pubblicato una storia su Instagram. Nel giro di ventiquattro ore Spotlight è passato da avere tremila follower ad averne più di diecimila. Quindi a tutti gli effetti Instagram ha determinato il successo di Spotlight. Una vetrina online, dove Federica tutti i giorni propone e mostra tutti i prodotti. 

spotlight Closet | Negozio di abbigliamento femminile a Padova
spotlight Closet | Negozio di abbigliamento femminile a Padova

Quello che contraddistingue Spotlight da altre realtà, è proprio il forte coinvolgimento che Federica è riuscita a creare con le persone che la seguono. A volte anche nella realizzazione dell’abito stesso. E ci spiega: 

Io penso che dal momento che tante persone iniziano ad essere interessate al tuo prodotto poi inevitabilmente sono interessati anche a te come persona. E allora dato che ho l’opportunità di interpellare così tante persone, perché non farlo?’ Ho iniziato a condividere molto del mio modo di essere e ho visto che la mia persona è stata molto apprezzata. Quindi ho detto proviamo a coinvolgerle di più in modo tale che possano essere interessate più profondamente a quello che Spotlight fa e Spotlight è. Ho iniziato a fare dei sondaggi, delle box domande su Instagram. 

spotlight Closet | Negozio di abbigliamento femminile a Padova

Federica ci racconta di alcune volte in cui il potere della community è stato talmente forte da aver portato dei risultati notevoli. Per esempio, per un progetto di tesi di una ragazza che riguardava la vendita al dettaglio, hanno pubblicato un questionario online e hanno ottenuto più di cinqumila risposte. Pare che l’Università di Padova non abbia mai avuto un campione così vasto di risposte.  

Un’altra volta – ci spiega Federica – sono stata contattata da una ragazza che lavorava per la Croce Rossa e mi ha chiesto sostegno per una raccolta fondi volta all’acquisto di una pedana auto sollevante per anziani, in quanto i volontari della Croce Rossa facevano molta fatica a caricare persone con un certo peso. Allo stesso tempo avevo aperto un concorso per la realizzazione di un capo che avrebbe portato all’interno dell’etichetta di lavaggio il nome del designer. Quindi ho detto ‘proviamo a fare un capo insieme’. Facciamo che questo capo sia scelto in tutto e per tutto dalla community e quello che vincerà nel sondaggio di Instagram sarà poi prodotto. Ho unito le due cose in modo tale che tutti i proventi del capo prodotto andassero come contributo alla croce rosso”.

Un connubio perfetto tra l’aiutare delle persone bisognose e realizzare un prodotto che coinvolgesse tutta la community.

Con immensa gioia ci mostra quello che per lei è stato a tutti gli effetti un sueño. Ha chiamato proprio così l’abito che lei stessa ha realizzato. E il desiderio più grande di Federica è proprio quello di avere qualcosa di unico: realizzare vestiti cento per cento made by Spotlight

Federica Conz

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