Volti, storie ed immagini “uniche”

di Micaela Faggiani

Assia, Gioia, Raimy, Giulia, Marco, Paolo e Michela. Nomi, storie e persone uniche alle quali diamo voce. E una forma artistica alla violenza sulle donne e al dono

Assia, Gioia, Raimy, Giulia, Marco, Paolo e Michela.

Non sono solo nomi.

Sfogliando questo numero di Fuori la Voce, avremo il piacere di presentarvi delle persone che vi sarà difficile non abbracciare, almeno idealmente. Dietro questi nomi ci sono storie di vita quotidiana, storie speciali, uniche. Che abbiamo scelto di raccontare.

Lo facciamo in un momento storico di ripartenza, dove finalmente, anche se con mascherine, tamponi e vaccini, siamo tornati a vivere. Ancora appesi ad un filo, certamente, ma abbiamo ricominciato a socializzare.

Ecco perché, qui e ancora una volta, non possiamo lasciare nessuno indietro o in disparte.

Ogni persona che abbiamo incontrato avrebbe potuto ‘meritare’ la nostra copertina. Abbiamo scelto Assia, che viene dal Mozambico ed è una moderna imprenditrice in un settore di nicchia. Ma poteva starci Raimy che i talebani avrebbero voluto reclutare e sacrificare dieci anni fa, quand’era un ragazzino e che oggi ospita tre bambini fuggiti dall’Afghanistan. O ancora Giulia che ci racconta cosa significa essere sorella di un fratello disabile o Marco che ci spiega come stanno vivendo la ripartenza gli studenti, dopo la dad. E potremmo continuare. Anzi…continuate voi perché per noi tutti hanno già un posto nel nostro cuore!

Oltre ai volti anche due immagini forti, in modo diverso.

Quella della seconda di copertina rappresenta il dono di sé, interpretato da dall’artista della re-convert ars Giorgio Bellingardo per Admo, l’associazione donatori di midollo osseo.

Non è un volto ma un immagine creata dall’arte e dalla sensibilità di Nathan quella che troviamo infine nella controcopertina, dedicata alla violenza sulle donne, da quella vicina di casa a quella più lontana, anche dalla nostra cultura. Un disegno che rappresenta tutta quell’inquietudine, quel tentativo di rompere gli schemi che anima Fuori la voce e tutte le storie e le persone che trovate raccontate. Lo ha realizzato un ragazzo di 16 anni. E il cerchio si chiude, anzi si riaprirà al prossimo numero. 

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