Assia tante buone idee per la testa!

di Alessia Da Canal

Assia Sevene è una giovane imprenditrice originaria del Mozambico. Nel suo laboratorio produce parrucche ed extension, ma insegna anche ad amare i propri capelli

Assia è una bellissima donna. Colpisce per il suo fisico statuario, lo sguardo profondo e il suo sorriso contagioso. E stupisce anche per il suo look, quasi alla Skin, la celebre pop star internazionale. Ma come, proprio lei che ha scelto di lavorare nel mondo dei capelli? Già, proprio così, perché Assia, da qualche mese ha aperto un negozio nella ‘sua’ Padova tutto dedicato alla cura dei capelli, soprattutto quelli africani, un po’ più complicati da gestire.

Ma è diventata anche un’artigiana delle parrucche, tanto di moda tra chi vuole cambiare velocemente look, ma destinate anche alle donne che perdono i capelli in seguito ai cicli di chemioterapia.

L’abbiamo incontrata nel suo negozio “Essence Hair lab”, per ascoltare la sua storia.

Vengo dal Mozambico dalla capitale Maputo – racconta Assia – sono qui dal 2012”.

Ti ha portato il cuore qui?

“Sì, mi sono sposata con un padovano, ho una figlia di 6 anni. Ho aperto questo negozio ad aprile ed è una cosa che volevo fare da molto tempo. Inizialmente avevo pensato solo a parrucche ed extension, poi ho puntato molto anche sui prodotti che puoi trovare solo in internet. Sto avendo già molte recensioni positive perché la gente trova un po’ di tutto”.

E’ una cultura quella del capello per alcune popolazioni, soprattutto quelle africane che hanno un capello un po’ più ‘difficile’…

Non è difficile, basta trovare il prodotto giusto e saperlo usare. Anch’io pensavo così inizialmente, ma basta usare i prodotti giusti. Prima di tutto serve un buon districante in partenza e poi un olio, un burro. Dipende dal capello che si ha. Prodotti che fanno bene non solo ai capelli africani, ma anche gli italiani che hanno i capelli ricci. Ma il mio tipo di riccio non è uguale al tuo. A me serve una grande quantità di prodotto, a qualcun altro ne serve poco, basta saperlo mettere”.

Tu hai un look molto bello, con i capelli cortissimi, ma ti puoi sbizzarrire perché hai le parrucche. 

Da poco sono così, prima usavo sempre le extension, le parrucche. Tante ragazze africane non hanno l’abitudine di far vedere i nostri capelli perché abbiamo questa cosa in testa: che sono brutti! Adesso iniziano a piacersi con i nostri capelli”.

Abbiamo visto tua figlia, Coco, bellissima e con una testolina piena di ricci. 

Ho già un problema con lei che vorrebbe i capelli lisci, ma quando andiamo in giro non c’è una volta in cui la gente non le dica che ha i capelli bellissimi. In effetti sono proprio belli! E quando la gente le fa questi complimenti sono tanto contenta, perché lei adesso comincia a dire che li vuole ricci, ma un po’ più lunghi”.

Tra le clienti ci sono persone che hanno necessità di mettere la parrucca. 

La maggior parte vuole cambiare look, ma ho fatto anche delle parrucche per questioni mediche. Le faccio su misura, la persona mi fa vedere la foto di com’era e io le trovo i capelli giusti, così si trova a suo agio”.

E’ un lavoro artigianale hai sempre fatto questo? 

Quando ero in Mozambico la cosa che più mi piaceva fare era vendere scarpe. Quindi partivo da Maputo fino a Johannesburg, 400 km. Andavo negli outlet e tornavo in Mozambico, chiamavo le ragazze a cui so che sarebbero potute piacere, davo loro il mio numero di telefono e così mi facevo la mia clientela. Quando sono arrivata qui ho capito che non lo potevo fare, perché è facile acquistare queste cose. Allora ho pensato: qui ci sono ragazze africane, e dove ci sono ragazze africane ci sono le extension! Poi, visto che in America si usano tanto le parrucche ho detto: provo! In realtà dopo che ho partorito non avevo voglia che mi toccassero la testa e ho cominciato a usarle anch’io. Ho iniziato a farle nel 2015, mi trovo bene e le ragazze sono contente”.

E’ quello che avevi sognato per la tua vita? 

Faccio una cosa che non avevo pensato di fare, in un contesto diverso mi sarebbe piaciuto avere un salone di bellezza. Questa è stata una cosa che ho inventato. Ho cominciato a vedere i prodotti su YouTube, li sto studiando da tanto tempo e ho pensato ‘se non riesco a trovare un lavoro me ne invento io uno’. Perché mi è sempre piaciuto dare per conto mio. Ma non è stato facile, c’è molta burocrazia. Non è che mi sono svegliata e l’ho fatta, ma è da cinque anni che ci sto pensando. Poi ho trovato il posto giusto e ho cominciato”.

Quando sei arrivata qualcuno ti ha guardata con diffidenza? Sei una bellissima ragazza, questo ti ha aiutato? 

La gente qui è diffidente, è chiusa, dovrebbe uscire un po’ di più. Non accolgono con facilità. Quello che sente in televisione fa pensare in modo sbagliato. Spero per le altre ragazze che possano buttarsi. C’è tanta gente che è capace, ma non è facile proprio per la burocrazia. Io ho avuto una persona di qui, accanto a me che mi ha aiutata. Ma se una ha i famigliari in Africa è un po’ difficile. Mi piacerebbe che si potesse dare la possibilità di far vedere cosa sanno fare. Sarebbe bello, perché stando così le cose non è facile”.

Buon lavoro Assia! Ci hai colpito per il tuo aspetto così originale, ma la tua vera bellezza è quella che non si vede.

https://essencehairlab.it/

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