Dal green pass, al ddl Zan, ai limiti per i giovani.
Una riflessione filosofica sul concetto di libertà
Secondo l’enciclopedia Treccani “la libertà è la capacità del soggetto di agire (o di non agire) senza costrizioni o impedimenti esterni, e di autodeterminarsi scegliendo autonomamente i fini e i mezzi atti a conseguirli”
Eppure la libertà è difficilmente definibile proprio per la sua essenza.
Noi di Fuori la voce abbiamo cercato di capire cosa si cela, filosoficamente parlando, dietro il concetto di libertà, facendoci aiutare proprio dalla filosofia come amore del sapere, ricerca continua, a rileggere la società e il momento attuale, dove proprio il concetto di libertà è al centro delle scene.
Dalla questione attualissima del vaccino, il green pass, alle scelte sessuali e la discussione sul ddl Zan, ai limiti rispetto ai più giovani, tema che abbiamo trattato e cercato di sviscerare in questo numero, interrogando proprio loro, gli adolescenti, in una pista di kart.
Ci siamo fatti aiutare in questo percorso da un filosofo, professore associato di Estetica presso l’Università degli studi di Padova Marcello Ghilardi.
E con le sue parole abbiamo cercato di andare oltre i nostri limiti, conoscendoci un po’ di più e aiutando tutti nella comprensione della libertà e dei limiti.
Abbiamo cercato così di dare voce a ciò che è sulla bocca di tutti, ma spesso non è analizzato e riflettuto a dovere, abbiamo cercato di andare nel profondo.
“La libertà – spiega il filosofo – è strettamente connessa alla filosofia. La filosofia è un continuo interrogarsi su chi siamo noi essere umani, se siamo veramente liberi e su cosa è la libertà.
Cito come esempio Spinoza, vissuto nel ‘600 in Olanda, che dà una definizione radicale di libertà su “Etica” ossia – Diciamo libera quella cosa che esiste per necessità della sua stessa natura e che da null’altro è condizionata…non è generata da altro.
Traduzione: nessun ente può dirsi libero veramente perché non abbiamo scelto noi di nascere, non abbiamo scelto noi dove nascere , non abbiamo scelto noi questo corpo, né questi contesto sociale, storico e culturale. Di qui la domanda filosofica: se di libertà vogliamo parlare, di quale libertà ha senso parlare visto che non ci è data una libertà assoluta ma sempre relativa e condizionata, “in situazione”?”
Come dunque questa libertà non assoluta ma relativa oggi può coesistere con la libertà dell’altro?
“Non ci può essere libertà o pensiero della libertà umana – ci risponde Ghilardi – senza responsabilità. Responsabilità deriva dal latino respondere ossia rispondere a qualcosa che viene fuori da noi. Visto che non siamo di origine assoluta e che non dipende tutto da me , non sono io il limite a me stesso ma gli altri. Ossia la prova dell’altro è fondamentale. IL resto è solo fantasticheria e velleità di potenza e autopromozione, la realtà è lo sguardo che io so rivolgere all’altro e gli effetti che le mie azioni producono nell’altro”
Tutto questo è applicabile anche alla sfera politica a questo punto.
“Certo, la filosofia nasce con la politica. Nell’antichità Platone ci ha mostrato come la filosofia nasca per il pensiero dell’uomo che vive nella polis, che sa di vivere con gli altri. La filosofia non è astratta ma si radica nella vita, nella vita in comune, nella vita politica. Certo non dà una risposta definitiva né una prospettiva partitica ma analizza e argomenta le visioni anche contrastanti che rappresentano la realtà che è sfaccettata e plurale.
Ossia aiutata a domandarsi “Perché dici questo? Perché hai questa opinione? Quali sono le ragioni razionali dietro la tua opinione, sulle quali possono dibattere ed eventualmente anche farti cambiare idea? E viceversa?
La discussione, se civile, è sempre positiva. Negativo è solo quando scompare la discussione o la si abolisce…perché questo diventa totalitarismo, dittatura, pensiero unico e quindi perdita dell’umano.
Viene da pensare dunque che la libertà è strettamente connessa con l’amore.
“Certo, l’amore è proprio la massima dimostrazione della libertà e del confronto.
La libertà è proprio la capacità di tessere relazioni, di espandersi ma integrandosi con il mondo.. amando riconosco rapporti e anche dipendenze..-.sono più libero se amo e accetto la dipendenza da un’altra persona. Inoltre amore è conoscenza, amando un’altra persona conosco di più anche me stesso…scopro che, magari, se manca quella persona sto male…scopro che le mie qualità si esplicitano quando sono con quella persona.. e questo vale sia per l’amore che per l’amicizia. In sintesi quanta più capacità ho di aprire relazioni in senso lato tanto più libertà conquisto.“
Per finire parliamo dei limiti e dei più giovani. Limiti che potrebbero impedire la loro libertà, almeno sulla carta.
“Effettivamente potrebbe sembrare questo per gli adolescenti che, proprio per l’età e la fase di crescita, stanno lottando contro limiti che , scusate il gioco di parole, potrebbero limitare la loro libertà . Qui ci può aiutare la filosofia assieme al pensiero psico-analitico dei primi del ‘900 in base ai quali senza limite, senza legge, non c’è vera soggettivazione, non c’è vera possibilità di desiderio, ma solo l’illusione di poter diventare soggetti.
Il limite non è ciò che castra la libertà ma ciò che permette alla libertà umana di crescere, di sapersi, di sperimentarsi.
Ecco perché gli educatori, dai professori ai genitori, agli allenatori devono sapere mostrare proprio la positività e l’importanza del limite che aiuta a definirsi , nelle passioni, qualità, disillusioni. La libertà si esercita in questo perimetro, nella contingenza, nell’essere toccati e venire in contatto con ciò che ci definisce.
Una quota di questi limiti ci è data proprio per aiutarci a sceglierci, per capire chi siamo veramente …per prendere quel sentiero unico che ognuno di noi può tracciare nel mondo.”
