I vigili del fuoco hanno regalato ai bimbi ricoverati in ospedale a Padova un simulatore 3d. Nostre le voci del gioco.
Questa volta la voce l’abbiamo tirata fuori noi ma per i bambini , quelli ricoverati in Pediatra all’Ospedale di Padova.
Perché le voci della sottoscritta, Micaela Faggiani e della mia amica, collega e caporedattrice Alessia Da Canal, da oggi accompagneranno i piccoli pazienti padovani in un’esperienza di gioco 3d, che permette a tutti di diventare pompiere per un giorno, di salire l’autoscala, di spegnere gli incendi o di far parte della squadra in elicottero.
L’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale ha infatti donato all’Azienda Ospedaliera di Padova un simulatore di realtà virtuale, che riproduce, in maniera verosimile, diversi scenari operativi della vita quotidiana di un vigile del fuoco.
E così eccoci emozionate, a sperimentare il simulatore ed ascoltare le nostre voci mixate ai bellissimi ed emozionali video.. non potete capire che sensazione! soprattutto pensando alla finalità dello strumento, che diventerà gioco e distrazione in un momento della vita di sofferenza per i bambini ricoverati.
Da anni l’Ospedale di Padova crede nell’importanza del gioco in corsia, come parte del percorso di cura.
A spiegarcelo è Liliana Da Dalt, direttrice del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino dell’Azienda Ospedaliera di Padova
“Il gioco in ospedale è una pedina importante nella cura a 360 gradi del piccolo ricoverato, all’interno del grande disegno dell’umanizzazione delle cure. Il gioco è per tutti i bambini un momento importante, di maturazione emotiva. Lo è ancora di più qui in ospedale, durare un ricovero, che per il bambino rappresenta un momento di stress, paura e allontanamento dal suo ambiente naturale.
Prendersi cura del bambino per noi medici è una priorità, il nostro obiettivo è certo diagnosticare e curare la malattia, ma lo facciamo con una presa in carico globale del piccolo paziente. Qui in ospedale tutti i diritti del bambino devono essere salvaguardati. Uno di questi è proprio il gioco, come valorizzazione della sua parte sana.”
“Quando i bambini vengono in caserma a visitarci – spiega Cristiano Cusin Comandante Vigili del Fuoco di Padova – è una gioia per loro ma anche per noi.
In questo caso abbiamo pensato a tutti i bambini che non possono venire da noi, perché ricoverati e abbiamo portato qui la caserma con il simulatore, una realtà virtuale che li immerge a 360 gradi nella nostra attività quotidiana”
Uno “spoiler” il comandante padovano dei vigili del fuoco ce lo fa, proprio sui ragazzi.
“ Noi vigili del fuoco non viviamo in digitale, nonostante il momento storico, ma continuiamo ad operare nel reale. Un pompiere per esempio deve avere certo forza fisica ma anche tanta manualità. Per questo stiamo per aprire, proprio a Padova, una scuola, per insegnare e recuperare la manualità nei ragazzi che vorranno diventare vigili del fuoco, attraverso il concorso pubblico che li farà accedere alla professione.”
A chiudere il cerchio il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova Giuseppe Dal Ben, per un momento fuori da problematiche sanitarie e covid. “Proprio in pandemia abbiamo riscontrato tanta solidarietà e disponibilità soprattutto verso la pediatria. Come questa, lodevole, dei vigili del fuoco.”
A salutare e “battezzare” questa bellissima e giocosa donazione anche il Comandante nazionale dei Vigili del Fuoco Fabio Dattilo, collegato in digitale da Roma.
Ora non rimane che lasciare il “gioco” ai piccoli ricoverati.
Noi, da parte nostra siamo felici di aver contribuito, in piccola parte, a questo regalo di cuore e di salute, a 360 gradi.
