La nostra “libertà”

di Micaela Faggiani
La nostra "Libertà"

L'editoriale della direttrice Micaela Faggiani

Il secondo numero è sempre quello più difficile, quello della conferma o della smentita.

Dopo un lancio in cui abbiamo tirato fuori la voce, ora dobbiamo ascoltare le voci di chi ci ha letto, di chi ha sbirciato nel giornale online, di chi ci ha ripostato, si è taggato, si è fotografato con Fuori la voce in mano.

Al di là della critica, positiva o negativa che sia, una certezza c’è.

Noi il cuore, la passione e la competenza ce l’abbiamo messa tutta, e così anche la curiosità con la quale abbiamo riletto la società, gli argomenti che abbiamo scelto di trattare in questo secondo numero.

Alla base di tutto c’è una parola che caratterizza Fuori la voce: la libertà.

Una parola questa che può sottendere tante altre parole e concetti, ma che, per noi, significa libertà di esprimersi, di scegliere un tema piuttosto che un altro, una persona piuttosto che un’altra, in massima trasparenza e chiarezza con il lettore.

In tanti ci hanno chiesto… “Dove si compera Fuori la voce? Quanto costa?” La risposta lascia un po’ senza parole chi ci ha posto la domanda. 

Non si compera Fuori la voce, te lo regaliamo fino ad esaurimento scorte, te lo puoi anche venire a prendere in redazione così ci conosciamo, facciamo due chiacchiere, lo doniamo a chi abbiamo coinvolto nel mensile, ai nostri amici, a chi è curioso di leggerlo. 

Non ci sono sponsor, non ci sono pubblicità, è pulito, perché alle nostre spalle ci sono dei benefattori che hanno scelto di credere in un progetto di sensibilizzazione come quello di Fuori La Voce che segue il percorso fatto dall’omonima associazione nei confronti soprattutto delle donne e dei ragazzi.

Non c’è politica perché siamo apartitici ma non apolitici, perché la politica la vogliamo leggere, capire, scandagliare, non prendiamo una posizione perché vogliamo che ognuno leggendo scelga la sua di posizione, anche perché anche tra di noi, abbiamo pensieri e credo diversi.

Fuori la voce è per tutti coloro che rispettano prima di tutto e che vogliono capire, andare oltre l’apparenza, prendersi cura, della società e di chi solitamente non è sotto i riflettori come i ragazzi, gli adolescenti e le donne. 

Se prendiamo una posizione è quella della sincerità e della vicinanza che potete leggere tra le righe dei tanti articoli che abbiamo scritto, delle interviste che abbiamo realizzato.

Ne avremmo potuti scrivere tanti altri perché, la cosa bella del primo numero, è stato il numero di persone che ci hanno scritto, chiamato, che si sono proposte di collaborare, che ci hanno suggerito temi e persone.

Ed era proprio quello che volevamo fare, stimolare tutti alla riflessione su questi temi ed essere un magazine scritto a più mani e a più cuori, dove non mancherà mai lo spazio del sociale per esempio, le curiosità dai territori, le donne che si raccontano anche su argomenti scomodi, i ragazzi che a loro modo parlano, il food sempre pensato in relazione al benessere, i sondaggi, il lavoro, spina nel fianco per tante persone ma anche eccellenza per tante altre, le storie e le persone. 

Ecco perché vogliamo ringraziare comunque tutte le persone che ci leggeranno e che ci sosterranno ognuno a suo modo.

Perché così abbiamo tirato fuori la voce… E cominciamo a farci sentire, assieme. 

Una piccola goccia, anche attraverso le parole e le immagini, che però può riempire l’oceano.

 

 

 

Potrebbe interessarti anche...

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.