Gli uomini possono provare emozioni? 

di Hellen Magagna
Gli uomini possono provare emozioni | Il vero uomo | Fuori la voce

Quando la mascolinità tossica diventa dannosa per la salute mentale degli uomini e per la società in cui viviamo.

“I veri uomini non piangono” – “Non fare la femminuccia”

Quante volte hai sentito queste espressioni? È sempre più diffusa il modello tradizionale che associa virilità e mascolinità all’idea che gli uomini non possano mostrare le proprie emozioni per non rovinare la loro immagine “forte”. Così, ho deciso di dare voce alla visione dell’“uomo vero” in relazione al concetto di mascolinità tossica. Un tema agli occhi di qualcuno ancora oscuro.

Molti giovani sono affetti da forme diverse di mascolinità tossica. Ad esempio, alcune qualità ed emozioni non sono socialmente accettate ed è per questo che spesso gli uomini finiscono per regolare le proprie emozioni in un senso di accettabilità sociale. La mascolinità tossica è un mix di comportamenti e credenze basate sulla soppressione delle emozioni, mascherando il disagio e la tristezza. Tre sono le caratteristiche principali:

  1. Durezza: gli uomini dovrebbero essere fisicamente forti, emotivamente insensibili e aggressivi nel comportamento. 
  2. Anti-femminilità: gli uomini dovrebbero rifiutare tutto ciò che è considerato femminile, come mostrare emozione o accettare aiuto. 
  3. Potere: gli uomini devono lavorare per ottenere potere e status (sociale e finanziario) in modo da poter avere il rispetto degli altri. 

Ciò sta causando conseguenze gravi: comportamenti violenti, cultura dello stupro, cattiva salute mentale ed esclusione sociale.  

L’interesse verso questo tema è partito da un progetto di scuola. I dati raccolti: 32 interviste fatte a ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni. Da alcune risposte si ha avuto la conferma della diffusione di tale fenomeno e sono emersi principalmente tre temi:

1. Faccende domestiche

La maggior parte degli uomini alle domande: “In generale, mi può̀ fare degli esempi di attività̀ domestiche svolte da una donna e altre svolte da un uomo?” e “Chi gestisce le faccende domestiche a casa tua?” ha dichiarato che durante l’infanzia seguiva i padri nelle attività̀: giardinaggio, cura delle macchine, guardare le partite in TV, barbecue. Nessuno ha parlato di imparare le faccende domestiche dalle proprie madri. 

Quando cresci se sei maschio, è probabile che tu esca con tuo padre, tuo nonno, tuo zio e fai del barbecue”. (Carlo, 21) 

bambino che fa le pulizie
bambina che lava i piatti

I lavori degli uomini, in casa, sono quelli legati al giardinaggio secondo me, falciare l’erba o cambiare i bulbi, aggiustare la caldaia, queste cose qui.” (Diana, 23) 

Il padre insegna al figlio come cambiare la lampadina, mentre la madre insegna alla figlia come preparare una lavatrice, cose del genere”. (Giulio, 23) 

mamma e figlia che fanno la lavatrice

Come ha affermato la psicologa Niobe Way (2015), tendiamo ad abbracciare una cultura che svaluta per gli uomini cos’è “femminile”. Ciò su cui il bambino trascorre la maggior parte del tempo diventerà il suo punto di forza. Questo significa che se un ragazzo crescerà imparando anche le attività domestiche gestite dalla madre, non sarà “meno ragazzo” degli altri. E quindi il genere a cui appartiene non fa la differenza.

2. Social media, pressione e aspettative maschili

Dalle risposte alle domande: “Vedi differenze tra l’uso maschile e femminile dei social media?” e “Ci sono differenze tra ciò che gli uomini e le donne pubblicano sui social media?” è emerso che le ragazze tendono a usare i social media per mostrare la loro sfera personale, mentre i ragazzi no

Penso che gli uomini tendano a usare i media per condividere le proprie passioni e le donne per mostrare il meglio di sé stessi”. (Anna, 29)

bambino che suona la chitarra
bambina che si fa un selfie

Le ragazze mostrano molto di più il loro corpo nelle foto che pubblicano”. (Diana, 23)

Gli uomini sono più superficiali. Lo usano per giocare o essere aggiornati sugli sport. È un approccio più orientato al divertimento”. (Carlo, 21) 

bambino sorpreso che guarda il cellulare

Queste affermazioni mostrano come la società ha etichettato relazioni, emozioni ed empatia a delle caratteristiche femminili. In particolare, durante l’adolescenza i ragazzi diventano sempre più introversi e indossano a una “maschera” per nascondere i propri sentimenti (psicologa Niobe Way 2015).

Strettamente legati a questo sono emersi altri due temi: la “pressione” e le “aspettative maschili”.

Sento il dovere di creare qualcosa nella mia vita ed essere in grado di realizzare qualcosa.” (Andrea, 21) 

uomo disperato e triste
stress di un ragazzo a lavoro

L’urgenza di avere soldi o una buona macchina”. (Carlo, 21) 

Sento davvero il peso della relazione, dell’essere uomo”. (Carlo, 21)

famiglia felice sotto un tetto

Da queste risposte appare il vero peso che i ragazzi sentono di diventare “qualcuno”. Tutto ciò spesso può avere conseguenze negative, arrivando addirittura al suicidio. È dimostrato che sono quasi quattro volte maggiori le probabilità di suicidio di un uomo, rispetto alle donne (Elliot, 2018). Inoltre, uno studio pubblicato nell’ottobre 2020 dalla rivista La Medicina Preventiva ha scoperto attraverso il test Man Box Scale, che esiste una correlazione forte tra la mascolinità, cattiva salute mentale, comportamento violento e suicidio. I risultati hanno rivelato un aumento positivo di disturbi come depressione e suicidio

3. Sessualità: un gioco

A domande: “Ti senti libero di parlare di sesso con i tuoi amici?” e “Come ne parli con loro?” la maggior parte delle risposte sono state: 

Ovviamente! Molte volte, in modo scherzoso”. (Duccio, 25) 

Di solito ne parlo sempre in modo scherzoso e in modo un po’ goliardico”. (Mauro, 24) 

I ragazzi non hanno problemi di vergogna o altro, ne parlano a bassa voce”. (Alberto, 25)




uomini e donne a letto

Ciò mostra come i giovani, hanno un approccio al sesso divertente e scherzoso: per gli uomini non è importante cosa provano e come si sentono in un momento intimo, ma cosa ottengono

braccio di ferro

Conclusione

I risultati dimostrano che i ragazzi oggi soffrono le aspettative della società; tuttavia, c’è un principio di cambiamento nei loro modi di pensare. Questo grazie alla volontà̀ di imparare e informarsi sull’argomento. Gli adolescenti vivono e crescono in una società patriarcale dove è molto difficile rompere gli stereotipi, ma ci sono tanti modi attraverso i quali insegnanti, educatori e genitori possono aiutarli. Prima di tutto l’educazione: sensibilizzare sull’argomento nelle scuole, soprattutto scuole medie e superiori. Il cambiamento è ancora piccolo, ma è importante continuare a incoraggiare gli uomini a valorizzare la propria personalità̀ e salute mentale al di sopra di ciò che la società potrebbe aspettarsi da loro, e in questo modo comprendere meglio cosa significa essere un uomo al giorno d’oggi. Dobbiamo permettere agli uomini di essere se stessi, di essere fragili, essere emotivi, essere ciò che vogliono essere

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