Un “alias transgender” nel registro scolastico

di Micaela Faggiani
Un "alias transgender" nel registro scolastico

Il liceo Cornaro di Padova è una tra le prime scuole in Italia a utilizzare nel registro scolastico gli alias per chi sta facendo un percorso per cambiare genere

Maria alias Mario, Claudio alias Claudia.

Dal prossimo anno scolastico al  liceo scientifico Cornaro di Padova, prima scuola pubblica del Veneto che adotta una simile decisione , la decima in Italia,  sarà possibile aggiungere accanto al proprio nome di battesimo anche un alias ad indicare un percorso in atto di carattere percorso psicologico, medico e ormonale per cambiare sesso.

Un "alias transgender" nel registro scolastico

Il regolamento messo a punto dall’Udu (Unione degli studenti universitari) prevede che le studentesse e gli studenti transgender possano riconoscersi, e farsi riconoscere anche dai professori nelle pagelle, nelle mail e nei registri con il nome al quale sentono di appartenere, anche se la “transizione” psicologica e fisica non è arrivata a compimento.

Oggi i ragazzi in procinto di cambiare sesso devono attendere la modifica dei documenti anagrafici per diventare, per capirsi Mario o Claudia, anche ufficialmente parlando, fatto che però richiede molto tempo e un’estenuante burocrazia.

In questo caso la scuola anticipa i tempi riconoscendo la transizione di genere, già durante il percorso in atto. E di fatto anticipa le norme sull’identità di genere contenute nella legge Zan.

In Italia ad oggi le scuole che hanno approvato questo riconoscimento pre-anagrafe sono il liceo delle Arti di Rovereto (Trento), il Cerboni di Portoferraio (Elba), l’artistico di Latina, e il Foligno1 in Umbria, il Ripetta e il Pacinotti-Archimede di Roma, l’Elena Principessa di Napoli, il Galilei di Civitavecchia, il Picasso di Pomezia, e ora dunque anche il Cornaro.

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