Matematica e mamma a capo di un’azienda informatica.
La storia di Maria Rossi
Maria Rossi è una donna, imprenditrice e mamma di quattro figli.
Vive a Monselice, nel padovano, dove ha sede anche la sua azienda, Sinapsi Informatica, che si occupa da 33 anni a questa parte di progettazione dei sistemi informatici.
Maria Rossi è laureata in matematica, nonostante il padre la volesse maestra.
Ha infatti frequentato le scuole magistrali, ma non era quella la sua passione. Il suo cuore batteva per le scienze.
E così, per accedere alla facoltà di matematica, Maria ha dovuto fare anche un anno integrativo post scuola superiore, perché all’epoca quello era l’unico modo per colmare le lacune scientifiche e accedere all’Università.
L’azienda di Maria Rossi: https://www.sinapsinet.it/
“Mi sono laureata in matematica a Padova – racconta – e subito dopo mi sono data all’insegnamento di questa materia, prima alle elementari poi alle scuole superiori. La mia carriera scolastica però si è fermata qui, perché mi sono concessa di avere una famiglia e di dedicarci del tempo.”
“Il passo successivo è stata la nascita di Sinapsi Informatica che, come tutte le cose belle, è nata quasi per caso. Vista la mia predisposizione aiutavo mio marito, che aveva un’azienda di trasporti, a gestire il Centro Elaborazione Dati dell’impresa. Qui mi sono subito accorta che i costi di sostegno del CED erano elevati e così ho suggerito a mio marito di valorizzarlo. Da qui è nata Sinapsi, come un vero e proprio spin off del CED dell’azienda di mio marito.”
“Nel tempo Sinapsi si è ingrandita– continua Maria Rossi – e ho cominciato ad andare in giro dai clienti con la mia valigetta. Ricordo ancora il mio primo cliente, arrivato al Centro Milano Fiori dalla Svizzera in elicottero.
Lo chiamavano tutti ingegnere, avevano per lui una grande riverenza, ma non mi sono fatta intimidire, anche se non nego che mi guardavano tutti dalla testa in giù e pensavano: ‘Sei una ragazzina e una donna, cosa ci fai qui in mezzo? Siamo tutti maschi, non capisci nulla’. Superare questo gap mentale non è stato facile, ma ci sono riuscita con la competenza e poi dritta per la mia strada!”.
La parola d’ordine rimane comunque l’organizzazione, parola che Maria Rossi ha fatto sua, soprattutto all’inizio, quando i bambini erano piccoli.
“Per riuscire a fare la mamma e a dedicare tempo ai miei figli, tre femmine e un maschio, all’inizio ho chiesto ad un’altra persona di fare il Presidente della mia azienda, perché non mi era possibile. E’ stata, per così dire, una modalità light, facevo una mezza giornata lavorativa finché i figli erano a scuola o all’asilo. In quel periodo mi dicevo: ‘Prendo dieci e spendo dieci, perché mi interessa andare avanti, poi arriverà il tempo per dedicarmi di più all’azienda!’ ”.
“Sia anni fa che oggi c’è sempre da costruire un progetto – continua Rossi – bisogna convincere gli istituti di credito o i finanziatori che il progetto vale. In concreto nel 2021 non è cambiata la sostanza ma il modo di fare impresa, con una grandissima concorrenza e una globalizzazione che non era così radicata trent’anni fa quando sono partita io”.
“Quanto alle pari opportunità nel mondo dell’impresa ci sono tanti esempi di donne che ce l’hanno fatta, che hanno scalato le vette. Il problema è trovare il posto giusto nel momento giusto e il posto giusto in questo momento, se posso dare un consiglio, è il mondo della scienza, che permette ampi spazi. Per questo il suggerimento soprattutto alle giovani è quello di prepararsi e studiare queste discipline, i settori tecnologici e digitali, qui c’è molta richiesta, qui ci sono spazi per fare un gran lavoro anche come donne. Anche perché dalla nostra abbiamo una fortuna da utilizzare che è quella dell’intuito femminile da applicare proprio in queste discipline. Ora, per fortuna, il problema non è più la discriminazione di genere ma, in mano nostra, è la capacità di farci spazio nel mondo dell’impresa.
