Un gruppo di quasi 6000 iscritte per la rivoluzione gentile
Il Cantiere delle donne nasce a fine gennaio da un’idea di tre colleghe giornaliste: Antonella Benanzato, Alessia Da Canal e Micaela Faggiani, alle quali presto si aggiungono altre tre colleghe: Lisa De Rossi, Laura Eduati e Silvia Pittarello.
A dicembre 2020 l’ultimo ingresso nel direttivo di Mara Rosolen direttore marketing e Vice Presidente nazionale di Admo l’associazione donatori di midollo osseo.
La prima uscita pubblica del Cantiere è una cena a febbraio con qualche amica o conoscente. A quella cena arrivano 40 donne di diverse professioni, provenienti anche dal mondo delle arti, del commercio e dell’industria.
Pronte a rilanciare con un appuntamento allargato ad almeno 100 donne… Ma arriva il Covid.
Il Cantiere delle donne allora sbarca su facebook come gruppo chiuso e tiene compagnia e ravviva il lockdown alle tante donne che hanno cominciato, giorno dopo giorno, ad aderire al gruppo da tutta Italia, complici anche le uscite su quotidiani, tv e giornali online, grazie alle iniziative realizzate per aiutare e sostenere le famiglie con le scuole chiuse, la gestione dei figli, la didattica a distanza.
Oggi il gruppo conta quasi 6000 donne, provenienti da tutta Italia.
A fine dicembre 2020 le fondatrici decidono di costituirsi in associazione, Il Cantiere delle donne, per poter continuare a sensibilizzare la società con la spinta gentile e il tocco in rosa anche con un cappello istituzionale.
Nasce così “Il cantiere delle donne Aps”, per riunire anche concretamente in una realtà no profit tutte le donne che compongono la community online e che vogliano impegnarsi e fare parte di un gruppo operativo che “Vuole appartenere e operare nella polis e lavorare affinché le donne siano sempre più presenti ad alto livello ricoprendo ruoli apicali nelle istituzioni pubbliche, private e nella politica, a prescindere dall’orientamento di appartenenza” come recita l’articolo 5 dello statuto.
