Per l’ennesima volta Eurointerim ha fatto qualcosa per le donne, in questo caso di prevenzione. Ma cosa significa realmente fare prevenzione?
Quali sono i segnali a cui prestare attenzione? Il tumore del seno è ereditario? Si può prevenire? Queste sono alcune delle domande a cui è stata data risposta nell’incontro presso la Sede nazionale Eurointerim di Padova “Tumore del seno: cos’è e come si manifesta” a cura della dott.ssa Stefania Zovato, Direttrice UO Tumori Ereditari Istituto Oncologico Veneto I.O.V e con RYLA Onlus, donne in corsa contro il tumore al seno.
Fare prevenzione vuol dire avere l’informazione in determinati campi e settori, conoscere se stessi meglio di qualunque altra cosa, avere cura di se stessi e sapere attuare quegli accorgimenti che servono proprio a fare diagnosi precoce. Poche cose, ben fatte ma soprattutto non dimenticarsi che noi siamo la cosa più importante” – ci spiega la dottoressa Zovato.
Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente tra le donne, e rappresenta in Italia il 30% di tutte le diagnosi di tumore. La neoplasia viene diagnosticata in tutte le fasce di età: 40% tra le donne sotto i 49 anni, 35% tra i 50 e i 69 anni e il 22% dopo i 70 anni. Continua poi la dottoressa: “Una donna su dieci può nel corso della vita rincorre a questa malattia, ma la maggior parte quindi numeri superiori al 90% guarisce. Guariscono di più le donne che fanno prevenzione e quindi diagnosi precoce”.
Tra i nostri collaboratori – spiega Luigi Sposato, Presidente di Eurointerim Spa, Agenzia per il Lavoro – il 77% sono donne. Queste due ore in presenza della dottoressa Zovato sono molto importanti, tra l’altro, organizzate negli orari di lavoro perché ci teniamo che tutti siano presenti. Il benessere dei nostri collaboratori diventa fondamentale per la nostra buona riuscita aziendale. È vero che è un’azione sociale, di formazione e informazione per i nostri collaboratori ma diventa anche egoisticamente un investimento proprio su di loro.
La pandemia non è stata indifferente in questo settore, e a spiegarcelo è stata la dottoressa Zovato: “Purtroppo, c’è stato un blocco un po’ degli screening, dell’autopalpazione, di alcuni tipi di accorgimenti. Per cui c’è stata una percezione di aumento di questa patologia, in realtà non è un aumento ma è il blocco apportato a un aumento delle diagnosi tardive. Questo ovviamente rappresenta un po’ un problema in un paese evoluto perché sembra che ci sia meno attenzione a questo argomento”.
Il fatto che un’azienda organizzi questo evento, quanto è importante?
“È importantissimo, perché spero che apriranno di nuovo la strada a diagnosi precoce, all’informazione che serve alle nostre donne per attuare tutti quei percorsi corretti. L’azienda che si impegna in questo è un’azienda che ha un valore aggiunto, non tutti hanno questa sensibilità. Grazie ai professionisti che possono fare un po’ di informazione e alle aziende che ci ospitano, questo potrebbe rappresentare una buona strada per ampliare ancor di più quello scenario di donne che sono poco consapevoli che possono esserci delle strade di prevenzioni che possono salvare la vita”.
