Va Oltre, una tenuta e un sogno diventato realtà

di Francesca Campanini

Valentina Galesso, presidente di Coldiretti Donna Impresa, e la sua scelta coraggiosa e all’insegna della natura, che le ha permesso di realizzare i suoi sogni

Valentina Galesso, presidente di Coldiretti Donne Impresa, è fondatrice della tenuta Va Oltre. Una realtà che sembra ai confini della fantasia, eppure esiste proprio qui, in mezzo a noi. Ѐ un agriturismo, una fattoria didattica, il luogo natale di una linea cosmetica che fa delle piante fitoterapiche il suo punto di forza. 

Spiega Valentina Galesso quando le chiediamo di come sia nato tutto ciò: “Va Oltre è la realizzazione di un sogno che avevo da bambina: vivere a contatto con la natura e far sì che le persone potessero beneficiare, come ho beneficiato io, del contatto con gli animali e in particolare di quegli esseri meravigliosi che sono i cavalli – prosegue – Va Oltre è nato dopo anni di ricerca di un luogo così, io ho cambiato la mia vita: vengo da un settore che è quello della moda, ero imprenditrice in quell’ambito ma volevo tornare a fare quello che il mio cuore mi chiedeva di fare. Perciò sono riuscita a creare, insieme ad un meraviglioso staff, un luogo dove poter applicare nel mondo dell’impresa portandolo in agricoltura”. 

Una scelta coraggiosa quella di passare da un business sicuro ad un’impresa che sfida le abitudini dei giorni nostri, fatte di frenesia, stress e distacco dalla natura. Secondo Valentina Galesso una certa audacia la deve anche al suo essere donna: “La femminilità è grande creatrice e la creatività è proprio la componente più importante che le donne possono apportare in ogni tipo di azienda, in tutti gli ambiti. Per esempio io sono presidente delle Coldiretti Donne Impresa e anche con loro ci confrontiamo spesso e ci rendiamo conto di quanto importante sia una presenza femminile anche nei settori definiti come prettamente maschili”. 

Chiediamo a Valentina Galesso se questa decisione sia stata preceduta da qualche esitazione e quali siano state le sfide nella sua entrata in scena in questo nuovo mondo: “Sicuramente voler emergere e creare novità in una situazione in cui di solito è più semplice restare nei binari e continuare a fare ciò che si è sempre fatto non è semplice. Io sono arrivata e ho piantato un campo di lavanda a forma di labirinto. Ovviamente è una cosa che impone un grande lavoro fisico e sarebbe stato più facile fare qualcosa a filare, ma creare una novità che rispecchiasse l’aspetto didattico che noi volevamo dare è stato importante”.

Creare un’impresa però non è sufficiente: la rivoluzione, della propria vita e del mondo che ci circonda, sta nel fondare una realtà che sia sostenibile e rispettosa della natura. Riguardo all’approccio per riuscire in ciò, racconta Galesso: “Da un punto di vista personale io ho voluto puntare sulla sostenibilità soprattutto dal punto di vista dell’educazione. Noi qui siamo una fattoria didattica e quello e io credo che ci sia bisogno di motivare le persone a diventare sostenibili, a prenderla proprio come filosofia di vita. Perciò insegniamo ai ragazzi, ai giovani, ai bambini che tutto quello che noi facciamo, le nostre azioni, si ripercuotono nella natura e nel contatto con gli animali, che loro amano…”. 

Questo approccio affonda le radici in una riflessione ancora più profonda: “Ricreare in questa zona una gestione naturale che è molto simile a quella che i cavalli hanno in natura aiuta i ragazzi a capire che questa natura va rispettata, anche in un mondo che può sembrare diverso. Spesso pensiamo di trovarci in una situazione “civile” in cui non possiamo tornare alla natura: non è vero! Sono dei paradigmi che possono essere invertiti, perciò anche se il progresso ci agevola dobbiamo fare in modo di tornare quanto prima e quanto più al nostro legame con la natura

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