Il caos perfetto della coltivazione naturale e biologica

di Micaela Faggiani

Una scelta di business e una filosofia di coltivazione per Alessia e Laura, imprenditrici di Confagricoltura Padova, titolati dell’azienda agricola biologica Barduca

Alessia e Laura Barduca sono le titolari dell’impresa che porta il loro cognome, in quel di Borgoricco, centuriazione romana, in provincia di Padova. 

L’azienda agricola, nata nel 1977 grazie al padre Francesco, ancora in attività, produce i cosiddetti prodotti di IV gamma ossia quelle verdure e gli ortofrutticoli freschi che, dopo la raccolta, sono sottoposti a processi tecnologici di minima entità, finalizzati a garantirne la sicurezza igienica e la valorizzazione, seguendo le buone pratiche di lavorazione.

L’azienda lavora 50 ettari di produzione biologica con 30 persone, tra azienda agricola e una di trasformazione dei prodotti in lavati e pronti all’uso, che vengono commercializzati in tutta Italia, soprattutto Nord Italia e all’estero, in particolare nel Centro Europa. 

Nasce fin da subito con un’impronta dedicata alla sostenibilità ambientale. È negli anni ’90 che, per scelta dei genitori di Alessia e Laura, l’azienda diventa biologica al 100% certificata, scelta poi portata avanti con convinzione anche dalle due sorelle, assieme al fratello, che lavora con loro. 

Per noi  – spiega Alessia che gestisce la parte commerciale di Barduca – questa è una scelta assieme di business e una filosofia di coltivazione”.

In un territorio che parla di storia e romanità – continua Laura, l’agronoma della famiglia – non potevamo non rispettare quello che il terreno ci chiede. Per questo noi abbiamo scelto di trattare il terreno in maniera rispettosa, anche perché, se lo inquiniamo, non lo riusciamo a coltivare per altri 40 anni!  E così adottiamo un sistema di tecniche che insieme aiutano a creare un suolo ricco, rigenerato, molto popolato di microelementi, per arrivare ad un prodotto finito, che poi mangiamo, che ha rispettato l’ambiente il più possibile e che è più ricco di microelementi, rispetto ad un altro che è stato coltivato in maniera artificiale. Questo significa aver creato un sistema complesso di microorganismi e di erbe, per coltivare secondo i dettami della natura, significa aver creato un caos perfetto!

Il come è presto detto.

Mio papà si è accorto ad un certo punto che il terreno si stava cominciando ad inaridire e che quindi ha deciso e capito che doveva fare un passo indietro. E così, pur continuando a coltivare con le tecniche imparate da suo papà e quindi da mio nonno, ha iniziato ad innovare il più possibile, meccanizzando, usando risorse che la tecnologia ci dà. Così stiamo facendo anche  noi, per portare avanti un’agricoltura del passato ma che sia innovativa nelle tecniche

Azienda agricola biologica Barduca | Fuori la Voce
Azienda agricola biologica Barduca | Fuori la Voce
Azienda agricola biologica Barduca | Fuori la Voce

Il “pink green” Alessia e Laura ce l’hanno “di natura” nel vero senso della parola. 

Lo stesso caos perfetto della coltivazione noi lo applichiamo anche nella nostra vita, che si suddivide tra il lavoro sui campi, con tutta la relativa fatica e la famiglia. E questo caos ci dà una marcia in più e un orizzonte, nonostante tutte le difficoltà del caso dell’essere imprenditrici agricole in un mondo che è maschile per tradizione”- continua Alessia.

Qualche curiosità da agricoltura biologica,Alessia e Laura ce la mostrano, scusate il gioco di parole, sul campo.

Qui – racconta Laura – abbiamo bruciato il campo in superficie per evitare il diserbo chimico e abbiamo eliminato dunque gli infestanti che potrebbero recare danno alle coltivazioni successive. Lo abbiamo fatto con una macchina che si chiama filo diserbo, che lessa la foglia e chiude gli stomi dell’infestante e gli impedisce la fotosintesi clorofilliana, così che la foglia deperisce e muore e il terreno è così pronto alla coltivazione della pianta successiva”.

Sotto le serre non manca nemmeno un piccolo lotto dedicato alle erbe aromatiche e ai fiori commestibili che Laura prontamente ci spiega, in versione sostenibile.

Questo ha una duplice funzione. Qui ospitiamo gli insetti pronubi, utili sia per impollinazione, sia per far fronte agli insetti antagonisti che creano patologie alle piante. Mentre la salvia, il rosmarino, la viola o la bocca di leone le usiamo per mixare insalate e prodotti, visto che sono  fiori commestibili”.

Alessia e Laura Barduca | Azienda agricola biologica Barduca | Fuori la Voce

Tutto comunque e rigorosamente viene ruotato, dai prodotti alle epoche  di raccolta, per arrivare nel mercato con un prodotto sempre fresco e pronto all’uso.

I nostri prodotti in rotazione? Dai seminativi alle leguminose, poi abbiamo lotti dedicati al riposo, al sovescio, alla concimazione, spinacini, insalate, zucca, girasole…si insomma un po’ di tutto, noi sperimentiamo sempre!

www.barduca.com

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